Ero davanti al portoncino ed ho sentito la voce provenire dai grandi finestroni del palazzo bellissimo e maltrattato.
Ho esitato un attimo, ma ho bussato ed A mi ha aperto contenta di vedermi.
Sono entrato quasi in punta di piedi, con la voglia di cercarla, gli anni passati erano tantissimi.
Era seduta a capotavola, la luce proveniente dal finestrone alle sue spalle illuminava la figura ancora in pigiama e ricurva mentre faceva colazione. Al suono della mia voce si è alzata. Mi sono avvicinato e ci siamo abbracciati subito, ne avevamo entrambi voglia, le ho dato un bacio, uno di quelli che si danno quando sei bambino, non appoggiando una guancia contro l'altra, ma le mie labbra sulla sua guancia, ad un sol lato, un bacio.
L'abbraccio mi ha riportato indietro di 35 anni. Una grande madre, di quelle che si facevano sentire. Ora va per la novantina. Dopo l'abbraccio ho continuato a toccarla più volte sulla faccia, ad accarezzarla, a guardarla, il viso diverso, un po' più rotondo, più morbido, sempre molto curata, gli occhi sempre gli stessi ed i miei che non riuscivano a mollarla nonostante i familiari mi chiedevano altro.
Le ho ricordato un episodio accaduto tantissimi anni fa, che vide coinvolto suo marito, una situazione tragicomica per fortuna finita bene. Abbiamo riso, anzi lei ha riso di più.
Sono stato una ventina di minuti, ma sarei rimasto di più.
Lei, per pochi attimi, mi ha preso e trascinato con sé, portandomi a guardare un paesaggio fatto di innumerevoli ed indimenticabili momenti del passato.
Avevo delle sottili ed insperate aspettative dall'incontro, ma sono andato ben oltre, lei mi ha dato molto di più di quanto mi aspettassi e lo porterò con me, per sempre.
Mi ha fatto gli auguri, le ho detto grazie, lei ha risposto "grazie a te", ciao Sandro.
Uscendo continuavo a guardarla, e guardavo quella immensa cucina, cercavo di fissare il luogo, il momento, ma soprattutto la protagonista.
Per tutto l'incontro le ha dato del "Voi", come i costumi del rione ed un po' di educazione del rione richiedo al cospetto di una persona adulta.
Ora mi piace salutarla con il "tu", difficilmente potrà leggerlo.
Ciao R.
di Alessandro De Maio