Alla base della straordinaria notizia giunta oggi c’è un lavoro quotidiano svolto dal presidente Davide Del Pozzo e dal direttivo tutto. L’impegno certosino e costante ha condotto la Pro Loco di Capua al lusinghiero risultato di vedere, per il 2023, il Carnevale della città di Fieramosca inserito nell’elenco dei Carnevali storici d’Italia. È la Pro Loco, infatti, che da anni, anche con il supporto del comune di Capua, si occupa di realizzare la storica manifestazione carnascialesca a cui il popolo capuano è molto legato. Questo prestigioso riconoscimento, frutto dell’impegno degli associati e di un progetto ben articolato, ha portato a Capua un preziosissimo contributo di € 43.977,36. Il Ministero della Cultura ha riconosciuto quindi, valutata la fondatezza della documentazione prodotta, la sussistenza di tutti i requisiti necessari per poter tagliare l’importante traguardo. Tra i più antichi e famosi Carnevali d’Italia e della Campania, un posto importante occupa quello di Capua, le cui origini si fanno risalire al 1886. Di ciò si hanno notizie certe da una pubblicazione, il giornale “La Campania democratica” che nei numeri del 31 gennaio e del 14 marzo 1886 rendicontava sul successo del Carnevale di Capua e ne raccontava la cronaca. In quell’anno, in piazza dei Giudici, il cuore pulsante della città, si ebbe la riunificazione del Carnevale rituale della nobiltà e dei ceti alti, che si era sempre svolto nel privato dei salotti, e del carnevale spontaneo e godereccio che il popolo celebrava in pubblico. Il re Carnevale e la sua corte sono i protagonisti assoluti della manifestazione, perciò il ruolo di Re e Regina è stato spesso ricoperto da importanti attori teatrali come Renato Rutigliano, Benedetto Casillo, Antonio Allocca, Giacomo Rizzo e Leopoldo Mastelloni. La corte, inoltre, mette in scena veri e propri spettacoli che si rifanno alla prolifica tradizione della commedia dell’arte. Il direttivo della Pro Loco di Capua è già al lavoro per preparare l’edizione del carnevale 2024, dopo lo straordinario successo riscosso dall’ultima edizione e sull’onda dell’entusiasmo della bella notizia giunta dal Ministero della Cultura.