Con l’ordinanza sindacale n.50, emessa nella serata del 16/02/2021, il Sindaco di Capua ha disposto la sospensione delle attività didattiche in presenza per tutte le scuole pubbliche e paritarie relative al primo e al secondo ciclo (primaria, secondaria di I grado e secondaria di II grado) dal 17 al 27 febbraio 2021,disponendo che gli studenti svolgano l’attività didattica a distanza (DAD).
‘A tale decisione la Lega’ manifesta le proprie perplessità, afferma il coordinatore cittadino Gianfranco Orsi, che raccoglie le lamentele dei genitori pro Scuole Aperte.
E’ facile per il sindaco chiudere tutto senza prestare le dovute attenzioni alle esigenze dei bambini e delle famiglie . il diritto alla salute viene prima di tutto ma rispettando le indicazioni della comunità scentifica
Non è possibile andare avanti con questa alternanza nelle chiusure indiscriminate delle scuole creando solo allarmismi e paure ingiustificati e generalizzati .
I genitori si sono costituiti in comitato spontaneo cittadino del coordinamento Terra di Lavoro e si sono recati, nella stessa mattinata del 17 febbraio dal primo cittadino, per esprimergli il pieno dissenso per la scelta operata.
Il coordinamento ha anche provveduto a diffidare formalmente il Sindaco, richiamando sia l’art. 1, lett. S, del DPCM del 14.01.2021, che il decreto del Tar Campania Napoli, V sezione, n. 142/2021, come confermato dall’ordinanza collegiale n. 228/2021 del 02.02.2021, che stabilisce che la eventuale chiusura degli istituti scolastici potrebbe essere presa in considerazione solo quale misura determinata da specifiche e peculiari difficoltà operative locali, mentre la suddetta chiusura sarebbe stata basata sic et simpliciter sul Report della Regione Campania del 09.02.2021, che si basa sul sistema degli alert, a cui non può essere riconosciuta alcuna valenza normativa. Le scuole, pertanto, non possono essere chiuse in via ‘prudenziale’, ma esclusivamente in relazione a ‘specifiche e peculiari difficoltà operative locali’ e ad un’emergenza acclarata nelle aule, circostanze che, peraltro, sarebbero dovute emergere dall’ordinanza stessa. Inoltre, nell’ordinanza sindacale non si è neppure tenuto conto dell’andamento dei contagi nelle singole scuole, ma si è provveduto a chiuderle tutte indistintamente e indiscriminatamente e su base meramente prudenziale.
Inoltre, va altresì considerato il primario e costituzionale diritto all’istruzione, che non può essere completamente tutelato con la Dad e la pari dignità del predetto diritto rispetto a quello della salute, posto altresì che il Dpcm prevede con chiarezza qual è l’iter da seguire nel caso in cui nelle scuole ci siano casi di contagio, nonché il protocollo (utilizzo delle mascherine, giusta aerazione dei locali, distanziamento sociale, ecc.) da seguire per evitare che il contagio si estenda e, quindi, impedire che si verifichi un cluster (un focolaio). Del resto gli ambienti scolastici, nei quali vengono rigorosamente rispettati tutti i protocolli prescritti, risultano essere i luoghi a più basso contagio e di conseguenza gli eventuali bambini e/o ragazzi che dovessero risultare contagiati difficilmente si sarebbero contagiati nelle aule scolastiche, durante la breve permanenza tra i banchi.
Infine, si riscontra che, dal contenuto del provvedimento, non è dato rilevare dati relativi alla situazione epidemiologica nel Comune di Capua e stabilire dunque se essi siano più gravi rispetto al resto del territorio regionale e nazionale, tali quindi da giustificare misure in contrasto con quanto disposto con il sopra richiamato DPCM del 14.01.2021.
LEGA CAPUA
19/02/2021