Al Sesto Incontro de “Il Caffè Letterario”, attività curata dalla Prof.ssa Vittoria Simone e sostenuta dalla D.S. del Liceo Garofano, Prof.ssa Mariachiara Menditto, il giorno 6 Aprile alle ore 16, in videoconferenza, sarà ospite Gemma Capra, vedova del Commissario Luigi Calabresi, assassinato il 17 Maggio del 1972. Oggetto dell’incontro sarà la presentazione dell’autobiografia dell’autrice, “La Crepa e la Luce”. Una storia di dolore, ma anche di rinascita e grande coraggio che dimostra, ancora una volta, quanta vita e quanta luce possono “nascondersi” tra gli scaffali di una libreria. Una vita apparentemente serena la sua, fino a 25 anni, quando, il marito, accusato della morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli, precipitato misteriosamente da un balcone del Commissariato, durante l’interrogatorio per la strage di Piazza Fontana a Milano, costata la vita a 17 persone, fu freddato da un commando di due persone appartenenti a formazioni politiche extraparlamentari. Un episodio che è diventato pulsante emblema degli anni Settanta in Italia, periodo di ferventi ideologie, inquinate da servizi segreti deviati che, insieme agli estremismi politici, attentavano alla stabilità dello Stato. Anni che alzavano la voce con i movimenti studenteschi, dai licei alle università e in cui si lottava strenuamente contro ogni forma di autoritarismo.
Ne “La crepa e la luce” c’è dunque un intenso intrecciarsi tra la grande storia, quella delle vicende pubbliche dell’Italia degli anni di piombo, e l’intimità di una famiglia logorata dal dolore, ma risanata dall’atto del perdonare.
“Perdonare”, un verbo dal suono che prima è vuoto, e accompagna la donna per gran parte della sua vita, ma che poi diviene forza dirompente e inesauribile amore per la vita.
Sono le pagine di questo libro ad insegnare che il perdono non è una forma di debolezza, anzi, è il saper andare avanti, mettendo a tacere il desiderio di rabbia e di vendetta.
Con il suo cammino verso il perdono, Gemma riesce ad umanizzare il nemico. Gli stessi assassini del marito sono visti sotto una luce nuova, sono padri anche loro, mariti, uomini, da non ricordare più per le “bravate” fatte da ragazzini.
È la storia disarmante di una vita costruita insieme, che è come un muro e sembra solida, quando improvvisamente compare una crepa, la quale, con la fiumana delle vicende si espande sempre di più, fa male e provoca sofferenza. Dalla crepa, però, si irradia uno spiraglio di luce, di speranza, di futuro…
Maria Elvira Diana/Martina Martino V A Internazionale