La notizia di questi giorni, riguardante il Comune di Grazzanise, il cui Sindaco è alle prese con la sicurezza del ponte cittadino, porta naturalmente a fare alcune riflessioni e comparazioni, che condividiamo con i concittadini di Capua, invitandoli a pensarci ogni qualvolta essi si trovino davanti alle transenne che chiudono il nostro ponte del Volturno.
Il Sindaco di Grazzanise, stante la chiusura del ponte sul Volturno, che collega Brezza a Grazzanise, in pochi giorni ha richiesto, interessato, pressato e coinvolto il Presidente della Provincia di Caserta, con il quale è a stretto contatto, al fine dell’effettuazione di una perizia urgente per la sicurezza del ponte e per l’interessamento successivo del competente Ministero delle Infrastrutture, relativamente alle opere da effettuarsi per la riapertura totale dello stesso.
Invece, quello di Capua, di fronte allo stesso problema e, cioè quello del ponte del Volturno chiuso e sequestrato per ragioni di sicurezza, attende da due anni circa che il Tribunale di S. Maria C.V. si pronunci sulla necessità di ulteriori perizie al Ponte del Volturno e successivo eventuale dissequestro dello stesso, per poi procedere, in un futuro imprecisato, all’effettuazione dei lavori di messa in sicurezza del medesimo con fondi della Regione Campania.
Tutto ciò avviene con l’aggravante che detto sindaco di Capua ha completamente ed ingiustificatamente disatteso la disponibilità istituzionale manifestata dallo stesso Presidente della Provincia, ad adoperarsi fattivamente per il medesimo problema.
Ricordiamo infatti che, nel luglio 2019, il Presidente della Provincia di Caserta, da noi sollecitato per iscritto sulla problematica del ponte cittadino, inviò la nota PEC, recante n. Prot. 0025699 del 10.07.2019, al sindaco di Capua, nella quale chiedeva a quest’ultimo, poiché di sua competenza, la costituzione di un tavolo istituzionale, al quale far partecipare il Ministero delle Infrastrutture, la Regione Campania, il Prefetto di Caserta, il Provveditorato alle Opere Pubbliche, il Presidente del Tribunale di S. Maria C.V., l’ANAS, la Provincia di Caserta ed il Comune di Capua, rappresentanti delle Istituzioni competenti, finalizzato a concretizzare, tutti insieme e ciascuno per quanto di propria competenza, intese ed azioni volte alla soluzione del problema.
Il sindaco di Capua, ricevuta la richiesta del Presidente della Provincia, mostrando grave scortesia e presunzione, non si degnò minimamente di rispondergli e, dall’alto della sua protervia istituzionale continuò nel suo percorso improduttivo, fatto di passerelle televisive, selfie con il Vice Presidente della Regione Campania, incontri con il giudice incaricato della problematica del ponte e con proclami reboanti, riguardanti disponibilità di fondi regionali per la riapertura del ponte.
Ebbene, dopo due anni, chiacchiere e selfie a parte la realtà è che, mentre a Grazzanise il ponte sarà presto, quantomeno parzialmente riaperto al traffico, a Capua ci dovremo sorbire ancora molti deprimenti “videosermoni”, promesse ed assicurazioni varie e post di beceri sostenitori di questa sciagurata amministrazione comunale, che continueranno a ribadire a voce quell’impegno alla sollecita riapertura del nostro ponte che, da anni attende giusta e doverosa concretizzazione.
Intanto, Capua ed i Capuani continuano ad essere mortificati ed a patire disagi tutti i giorni, a tempo indeterminato.
Questa la verità dei fatti, affinchè i nostri concittadini sappiano fino in fondo chi ci governa e qual è la verità delle cose!!!
VERGOGNATEVI E LIBERATE LA NOSTRA CITTA’ DALLA VOSTRA DANNOSA PRESENZA!!!
Il Coordinamento Cittadino
Movimento Civico di Vera Opposizione “Insieme per Capua”