fdiA seguito della partita Napoli – Udinese, disputatasi lo scorso 4 maggio alle ore 21:00, che ha decretato la squadra del Napoli, Campione d’Italia per il campionato di calcio 2022 – 23, come era prevedibile, alla stessa stregua di quanto accaduto nella stessa Napoli e in tante città d’Italia e del mondo, nella città di Capua vi sono stati dei festeggiamenti da parte dei tifosi per l’impresa sportiva in argomento, resa ancora più eclatante per la lunga attesa, durata ben 33 anni, dal 2° scudetto vinto dalla compagine calcistica, nel lontano 1990.
In città, in cui è presente il “Club Napoli”, l’evento è stato festeggiato in maniera massiccia, soprattutto in Piazza dei Giudici, “cuore” del centro storico di Capua, ma i festeggiamenti hanno registrato dei risvolti non del tutto positivi ed oltremodo preoccupanti sia per la sicurezza della città stessa (intesa quale salvaguardia delle infrastrutture e dei beni architettonici) sia per l’incolumità dei cittadini.
Ne sono riprova di ciò i danni strutturali verificatisi alla volta dell’arco, cosiddetto di Sant’Eligio (inizio strada Alessio Mazzocchi), in piazza dei Giudici, che a seguito dello scoppio di potenti bombe carta ha provocato un molto significativo distacco dello storico intonaco.
Il fatto, oltre ad essere sotto gli occhi di tutti (la strada è stata interdetta al traffico) è stato denunciato da un post del sindaco Villani pubblicato su Facebook, corredato di fotografie che testimoniano i danni prodotti e l’avvio dei lavori per la messa in sicurezza ed il successivo ripristino. È sorprendente di come non siano stati presi i necessari e dovuti accorgimenti in ambito sicurezza per quello che era, peraltro, un “evento annunciato” dallo stesso sindaco Villani con l’emissione di un’ordinanza tesa a disciplinare i festeggiamenti e pubblicizzata con modalità analoghe su Facebook, nei giorni precedenti e seguenti – compresa ordinanza a firma del sindaco).
Ma, in piazza dopo il fischio finale della partita dello scorso 4 maggio e l’inizio dei festeggiamenti, non vi era la presenza di alcun componente delle Forze dell’Ordine, responsabili sul territorio.
Vi è notizia che il predetto “Club Napoli” avesse, nei giorni precedenti alla gara che avrebbe decretato, di fatto, il 3° scudetto al Napoli, chiesta l’autorizzazione al Comune di poter allestire in Piazza dei Giudici un maxi-schermo con un numero congruo di sedute per poter assistere all’incontro, ma che questa autorizzazione sia stata negata per “ovvie” motivazioni afferenti alla sicurezza. Di fronte a tale diniego, la “soluzione” messa in campo dal predetto club è stata quella di allestire, nell’adiacente via Duomo, uno schermo di dimensioni ridotte con un congruo numerico di sedute al fine di permetterne, comunque, la visione. I festeggiamenti, per quanto non fossero stati esplicitamente autorizzati, erano, di fatto, nell’aria: tutti ne erano a conoscenza.
Una cosa è certa: l’ordinanza non è risultata un mezzo efficace ed efficiente per impedire che avvenissero disordini e danneggiamenti. Tenuto conto dei danni prodotti dall’esplosione, stavolta, a Capua, si è davvero evitata una tragedia come quelle successe nella stessa città di Napoli. a seguito dello scoppio di potenti bombe carta che hanno provocato il ferimento, anche grave, di alcuni tifosi in festa.
Si sa che una volta che si emette un’ordinanza spetta a “qualcuno” verificarne l’effettiva e scrupolosa osservanza (cosiddetto principio del “comando e controllo”, sempre validissimo in ambito militare), ma così, a Capua, non è stato.
Sarebbe stata necessaria almeno una riunione di coordinamento preventiva presieduta dal sindaco con i tre Comandanti delle Forze dell’Ordine al fine di garantire la giusta e necessaria cornice di sicurezza. Non ci si può sempre trincerare dietro alla banalissima scusa della scarsità delle risorse siano, che gli organici siano esigui e che l’evento, per quanto preannunciato, sia successo in orario “non di servizio”. Sarebbe bastati semplicissimi e quanto mai banali accorgimenti quali, ad esempio, la turnazione tra gli stessi agenti della Polizia municipale o tra le diverse Forze dell’Ordine, al fine di garantire la presenza di alcuni di essi, almeno, nel centro storico, durante i festeggiamenti.
La sicurezza non è un bene essenziale su cui non si possono e si devono lesinare le risorse disponibili.
Quanto sopra per doverosa informazione e per le eventuali decisioni che si intende voler adottare nel merito.

IL CIRCOLO CITTADINO
FRATELLI D’ITALIA - CAPUA
 
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