Maria Addolorata 1Il culto Mariano a Capua ed in particolar modo quello dell'Addolorata.
È questo, certamente, un tributo di Fede e devozione che da anni rende protagonista la nostra città. E potremmo aggiungere, che, i momenti di sintesi, vanno ricercati negli eventi di maggiore partecipazione emotiva: l'otto di dicembre, festività dell'Immacolata Concezione ed i riti del Venerdì Santo.
Tradizioni, entrambe, che dimostrano la partecipazione piena, incondizionata, del popolo credente.
Un popolo che discende da quella fervente professione di fede, dimostrata in considerazione del Concilio di Capua del 392, a cui partecipò Sant'Ambrogio, durante il quale fu discusso della "Verginità Perpetua" di Maria, Madre di Gesù e che ebbe ampio risalto anche in occasione della ricorrenza, celebrata nella nostra Diocesi, con la presenza del Papa Santo, Giovanni Paolo II, il ventiquattro di maggio del 1992.
Tempi attuali per rinnovare una professione di fede, in occasione della festa di quest'anno, che culminerà con la solenne processione, in programma, nel pomeriggio - sera, di sabato prossimo, quindici di settembre. Saranno gli Accollatori dell'Associazione Cattolica, a portare in pellegrinatio, il simulacro, che oltre al centro storico, darà giubilo anche alla periferia: inizio di viale Ferrovia, rione Osvaldo Conti, palazzine così dette tedesche e Gescal, per poi rientrare nella Maddalena, con il tradizionale e coinvolgente "doppio passo", che solo gli Accollatori di Capua, fanno in una fervente e partecipativa emozione .
La devozione per l'Addolorata, dicevamo, sollecitata e sostenuta dal compianto Don Peppino Iodice, ha trovato in Don Gianni Branco, una prosecuzione di valori umani e spirituali molto sentiti.
Sentimento forte, portato in giusta evidenza, grazie, anche e soprattutto, dai confratelli e le consorelle della Congrega di Santa Monica, che verso la effige Sacra, hanno un profondo attaccamento, condividendo e sostenendo anche con impegno economico. La congrega di Santa Monica è tra le più autorevoli e vetuste della città di Capua. Ebbe certificazione sin dal 22 aprile del 1767, data in cui Ferdinando IV di Borbone, attraverso un decreto regio, istitui la Confraternita degli Artigiani, dedicata a Santa Monica o detta della Cintura.
Il Priore, Antonio Napoletano e il direttivo del sodalizio, hanno fatto proprio il restauro conservativo dell'effige, eseguito nell'anno 2017.
E, non solo, grazie sempre alla Congrega, da qualche settimana è stata restituita ai devoti ed ai fedeli, l'effige di Santa Monica, la mamma di S. Agostino, venerata sempre nella Maddalena. Il simulacro è ritornato al suo antico splendore, conseguente le opere messe in campo dalla Dottoressa in restauro Colette D'Addio, a cui l'amministrazione della Congrega ha affidato i lavori. L'amministrazione della Congrega di Santa Monica, in precedenza, aveva già lavorato con passione, dedizione ed amore, affinché l'effige sacra dell'Addolorata, tornasse a dimorare presso la chiesa della Maddalena, cosa che puntualmente è avvenuta e che renderà protagonista, anche per quest'anno, la nostra città, con una celebrazione, a cui i fedeli, tutti, non priveranno la loro presenza.
Tradizioni e storia, queste raccontate dal cronista, che trovano conforto nei racconti dei devoti e dei confratelli. Suggestiva in tal senso, risulta, ciò che riferisce Antonio Zarrillo, ovvero la presenza degli stendardi, al seguito del simulacro, negli anni sessanta e settanta. "I stannardin" erano portati dai giovani della Parrocchia, con privilegio per i figli adolescenti dei confratelli; erano sette e rappresentavano gli altrettanti dolori di "Maria".

Nelle foto addobbi a festa per l'Addolorata ed un santino degli anni sessanta.

 

Maria Addolorata 2

Altare San Giuseppe

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