63bcfb21 b784 46a0 a7f0 c117fe5b6162A Don Giuseppe Diana

Cosa vi viene in mente se nomino il 21 marzo? Probabilmente la primavera. In effetti, pochi giorni fa c'è stato l'equinozio, ma proviamo a fare un passo indietro nella nostra storia recente, esattamente a 33 anni fa.

Era il 1992, un anno indimenticabile: IBM presentò il primo smartphone della storia, gli SNAP conquistarono le classifiche con “Rhythm Is a Dancer”, facendo ballare un’intera generazione, mentre il mondo si stava già preparando per entrare nel nuovo millennio. Tuttavia, il 23 maggio e il 19 luglio segnarono una presa di consapevolezza collettiva, con gli attentati che costarono la vita ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, questi eventi possono essere considerati come l'11 settembre italiano perché segnarono un punto di non ritorno. Infatti, con il loro sacrificio, la lotta all'illegalità, specialmente quella organizzata, si inasprì. 

Il '92 fu per il nostro paese un anno di vera e propria rinascita politica e sociale.

Ma come si collegano quegli eventi a ciò che abbiamo celebrato recentemente? Per scoprirlo, dobbiamo citare la Legge n. 20 dell’8 marzo 2017, con la quale venne istituita la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, collocandola in un giorno di rinnovamento e speranza, come può essere l'inizio della stagione che segna il passaggio tra l’inverno e l’estate. È interessante notare che un'iniziativa simile era già stata avviata nel 1996 grazie a Libera, l’associazione fondata da Don Luigi Ciotti, presbitero e attivista veneto.

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Noi del Liceo Garofano non potevamo rimanere indifferenti a tale ricorrenza. Per questo, nella mattinata di ieri, presso la sede dell'indirizzo musicale, si è tenuto l'incontro dal titolo 'I giovani incontrano la legalità', promosso dai rappresentanti della Consulta e d'Istituto, Giuseppe Aiezza e Beatrice Di Rauso. 

L'evento ha visto la partecipazione di personalità illustri, tra cui il vicepresidente del Consiglio di Stato, l’avvocato Francesco Urraro, il consigliere regionale Forum Giovani, dottor Renzo Carusone, il Capitano Saba dell’Arma dei Carabinieri e la consigliera comunale Veronica Iorio.

La conferenza è stata aperta dalla Dirigente Scolastica Mariachiara Menditto, seguita dall'intervento della professoressa Anna Giacobone, funzioni strumentali in ambito di legalità, che, insieme ai rappresentanti, ha dato la parola ai relatori. 

Successivamente agli interventi degli esperti, si è aperto un vivace dibattito a cui hanno partecipato diverse classi quarte dell'istituto, dal quale è emerso un grande interesse per la tematica trattata.

Come diceva Peppino Impastato: “Noi dobbiamo ribellarci” e la rivolta più grande che possiamo attuare è conoscere ciò che è stato, per cercare di dare un senso a quelle oltre 1000 vite stroncate, solo perché cercavano di svegliare i propri concittadini da un sonno profondo.

Luca Sgagliola IV^A