Quali parole potranno mai dare conforto ad Alessia, a mamma Assunta e papa' Tonino e, soprattutto, la piccola Alice potra' mai dimenticare il volto sorridente, le premure, l'amore del suo papa' andato via cosi presto.
Caro Marco, qui non si sta piu' bene, la vita ogni giorno ci pone dinnanzi a notizie dolorose, amici e conoscenti che vanno via, strappati agli affetti piu' cari da questo male subdolo e vigliacco. Caro Marco, il tuo calvario e' stato lungo e doloroso ma non sei stato mai lasciato da solo: la tua sofferenza e' stata condivisione. Tua moglie Alessia, la tua adorata mamma, il tuo papa', i tuoi fratelli, nessuno ti ha privato fino agli ultimi istanti della vita terrena di tutto l'amore di cui avevi bisogno. Ci siamo informati con discrezione, senza mai travalicare i confini della riservatezza; abbiamo sperato fino alla fine...anche tu sacrificato sul moloch della vita. Ne hai passate tante, caro Marco, in questi anni che hai combattutto con tutte le tue forze, sostenuto dai tuoi cari e dai tanti medici che non ti hanno mai fatto perdere la speranza. Hai affrontato anche la dipartita di Gaetano, che per te rappresentava un secondo papa'. Sono convinto che ora sei al suo fianco, perche' lui con quelle manone e la sua esuberanza ti avra' accolto stringendoti a se. Oggi, piu' che mai siamo tristi; una tristezza alla quale sembra essersi abituati. Ma difronte alla morte, soprattutto di una giovane vita, e' proprio difficile trovare consapevolezza, accondiscendenza, insomma rassegnazione. Mi chiedo come si puo' dire ad una mamma o ad un papa', tuo figlio e' morto. E' contro ogni regola della natura. Una natura stravolta, avara oramai di pieta' per chicchessia. Caro Marco, eri un ragazzo buono e generoso, un uomo probo e diligente, un marito esemplare, un padre affettuoso ma soprattutto un figlio che ogni genitore vorrebbe avere. Il tuo ricordo sara' indelebile nel cuore di quanti ti hanno conosciuto e voluto bene e nella ricorrenza di tutti i santi, anche tu sarai festeggiato nella gloria del Paradiso e ti accompagneremo all'estremo saluto nel corso del rito funebre annunciato per il pomeriggio e celebrato nella Basilica Cattedrale.
Caro Marco, qui non si sta piu' bene, la vita ogni giorno ci pone dinnanzi a notizie dolorose, amici e conoscenti che vanno via, strappati agli affetti piu' cari da questo male subdolo e vigliacco. Caro Marco, il tuo calvario e' stato lungo e doloroso ma non sei stato mai lasciato da solo: la tua sofferenza e' stata condivisione. Tua moglie Alessia, la tua adorata mamma, il tuo papa', i tuoi fratelli, nessuno ti ha privato fino agli ultimi istanti della vita terrena di tutto l'amore di cui avevi bisogno. Ci siamo informati con discrezione, senza mai travalicare i confini della riservatezza; abbiamo sperato fino alla fine...anche tu sacrificato sul moloch della vita. Ne hai passate tante, caro Marco, in questi anni che hai combattutto con tutte le tue forze, sostenuto dai tuoi cari e dai tanti medici che non ti hanno mai fatto perdere la speranza. Hai affrontato anche la dipartita di Gaetano, che per te rappresentava un secondo papa'. Sono convinto che ora sei al suo fianco, perche' lui con quelle manone e la sua esuberanza ti avra' accolto stringendoti a se. Oggi, piu' che mai siamo tristi; una tristezza alla quale sembra essersi abituati. Ma difronte alla morte, soprattutto di una giovane vita, e' proprio difficile trovare consapevolezza, accondiscendenza, insomma rassegnazione. Mi chiedo come si puo' dire ad una mamma o ad un papa', tuo figlio e' morto. E' contro ogni regola della natura. Una natura stravolta, avara oramai di pieta' per chicchessia. Caro Marco, eri un ragazzo buono e generoso, un uomo probo e diligente, un marito esemplare, un padre affettuoso ma soprattutto un figlio che ogni genitore vorrebbe avere. Il tuo ricordo sara' indelebile nel cuore di quanti ti hanno conosciuto e voluto bene e nella ricorrenza di tutti i santi, anche tu sarai festeggiato nella gloria del Paradiso e ti accompagneremo all'estremo saluto nel corso del rito funebre annunciato per il pomeriggio e celebrato nella Basilica Cattedrale.