Nonostante la battaglia che ancora ad oggi, ormai da più di due anni, ci ritroviamo a vivere contro il COVID-19, le vicende nel mondo non sembrano affatto migliorare la situazione. Da ormai un po' di tempo, la guerra in Ucraina porta con sé, giorno dopo giorno, moltissime vittime, gente innocente che si ritrova a combattere per volere di un uomo che ha abusato del proprio potere: Putin. Si tratta di una situazione molto complicata, che quasi tende a sovrastare la pandemia e a porla in secondo piano, data la sua importanza. Per questo motivo, la maggior parte delle popolazioni nel mondo si sono riunite in piazza per protestare contro la guerra e per chiedere la pace tra i due popoli. Ogni giorno grandi quantità di cibo e di prodotti essenziali per la vita, vengono esportati nei paesi coinvolti per interventire in qualche modo. L'Italia si è particolarmente distinta sotto questo punto di vista. L'impegno è stato colto a livello nazionale, a livello regionale, ma è stato perfino colto all'interno di ogni singolo paese di provincia. Tra questi ricordiamo il paese di San Prisco, che ha raccolto i beni, gli alimenti e i prodotti base all'interno delle parrocchie del paese e degli oratori del paese. Il 27/03/2022 la comunità di San Prisco si è unita nella Marcia per la Pace per dire ‘no’ alla guerra.
Iniziativa organizzata dall’amministrazione comunale, diretta dal sindaco Domenico D’Angelo, con in prima linea gli assessori Nazaria Maria, Marcella Libertino e Luigi Abbate e il consigliere Giovanni Reccia, il corteo è partito da piazza Cardella e si è concluso nel piazzale antistante la chiesa di Santa Croce e San Prisco. Oltre a tanti cittadini, sono scesi in strada anche gli scout, i rappresentanti dell’associazione dei Cacciatori e degli Anziani e tanti bambini.
Gennaro Iannotta
3 sco/B, Liceo Statale "S. Pizzi"