sparanise        Per tutto il mondo la data del 27 Gennaio indica la giornata della memoria ma qui a Sparanise si ha anche la ricorrenza del 22 Ottobre, che per la piccola cittadina rappresenta “il giorno del ricordo”. Un giorno di dolore e sofferenza che ricorda, appunto, le vittime dell’eccidio del 1943.

I tedeschi, infatti, hanno rinchiuso migliaia di militari e civili anche a Sparanise, a pochi chilometri dalla scuola. Un campo dove sono passati migliaia di deportati provenienti dal Casertano e dal Napoletano, molti dei quali di passaggio, prima di essere inviati ai campi di lavoro in Germania.
Il 22 ottobre di 77 anni fa Sparanise si trovò a vivere uno degli eventi più tragici della sua storia. Questo piccolo paesino dell’Agro Caleno fu coinvolto nella seconda guerra mondiale che si apprestò in breve tempo a lasciare il suo segno nella storia e nel cuore di molti cittadini.
Un’ opera in marmo bianco di carrara che racchiude in sé tanto dolore. In un’ intervista precedente l’artista ha dichiarato che la sua opera rappresenta: “Un urlo di dolore scolpito nel marmo per non dimenticare i civili trucidati dai nazisti sul finire della seconda guerra mondiale.”
Per non dimenticare riportiamo le parole dette lo scorso anno dal parroco e dagli alunni di Sparanise durante la Celebrazione Eucaristica: “Le vittime dell’eccidio possiamo paragonarle a delle farfalle, persone a cui è stata tolta la vita in un attimo, proprio come avviene con le farfalle: animali delicatissimi che possono morire solo con una semplice carezza, senza un perché.”
Sono passati 77 anni ma la città di Sparanise ha sempre nel cuore i suoi figli, i suoi cittadini, che non moriranno mai e rimarranno per sempre impressi nella storia.

 

Federica de Felice, Liceo S. Pizzi

3D/SCO

Cronisti di Classe 2021/22

 

 

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