Il rientro a scuola non ha mai entusiasmato particolarmente i giovani, che sono disposti a tutto pur di evitare il gelo delle fredde mattinate invernali. D’altronde chi desidera farvi ritorno se questo vuol dire abbandonare il tepore della meritata pausa natalizia? Non occorre rispondere al suddetto quesito. Di certo non è una proposta allettante e per di più quest’anno c’è una novità: una ricca collezione di nuove varianti del temibile Covid-19.
Sebbene le scuole abbiamo riaperto da poco le porte a docenti e alunni, proprio questo ultimi sembrano restii ad accettare il cortese invito al rientro. Protagonista della seconda settimana del mese di gennaio è stato lo sciopero indetto dagli studenti dei quattro istituti superiori di Capua. Il motivo di tale protesta è semplice e chiaro: l’emergenza epidemiologica miete sempre più vittime e l’ambiente scolastico non ispira poi tanta sicurezza.
C’è da dire, inoltre, che in questo periodo molti ragazzi si stanno sottoponendo alla dose booster di vaccino al fine di prepararsi al meglio e contrastare gli eventuali contagi, oltretutto sempre in salita. Nel mese in corso si registrano numerosi casi positivi nella città di Capua, che certo non contribuiscono a tranquillizzare gli animi intimoriti.
Pare che la rivolta studentesca non abbia portato a risultati concreti; dopo qualche settimana, difatti, tutto è tornato alla normalità. Tuttavia il malcontento generale non è svanito completamente, ma anzi continua a vivere nel cuore di alcuni. A chi dare ragione?
Un ritorno alla didattica a distanza non sembra l’ideale, fatta eccezione per chi ha a che fare o deve affrontare da vicino il virus.
La soluzione non è poi così invitante ma siamo a corto di alternative. Professori e studenti resteranno dunque a stretto contatto, in uno stato di normalità apparente.
Alessia Cuomo
4 L/A
Liceo Salvatore Pizzi
Cronisti di Classe 2021/22