LAutrice Maddalena Della Valle“La casa della domenica” è un libro di pregio. Dopo “Ancora viva” - “opera prima” in versi pubblicata nell’inverno 2018/2019 – l’Autrice, Maddalena Della Valle, torna all’attenzione del pubblico e della critica con “La casa della domenica” che ha visto la luce, in quest’estate 2021, nella collana Neon della romana Lastarìa Edizioni.
Il volume presenta, in copertina, una “bambina divisa” – figura-simbolo in stile vintage còlta mediante l’emblematica elaborazione digitale di Donatella Iorio – e sviluppa in prosa, nelle sue 206 robuste pagine, un avvincente percorso di ricostruzione autobiografica degli atroci vissuti di una figlia di genitori separati e della sua incessante ricerca di comprendere a fondo le ferite subìte per trovare, lungo variegati e interminati approcci, i rimedi possibili su un’identità lacerata e sul proprio destino esistenziale.
In realtà, Maddalena Della Valle, svela la sua esperienza – rara mezzo secolo fa ed ora purtroppo attualissima e diffusa in proporzioni e dinamiche che scuotono le avvertite coscienze, riproponendo le nostre enormi responsabilità interne ai rapporti di coppia, ai doveri genitoriali, alla sempre pressante necessità di salvaguardare l’età d’oro dell’infanzia – e giunge a scandagliare fatti e fenomeni complessi, introspettivi, relazionali, etici…nei quali predominano ambivalenti sentimenti, frustrazioni e sofferenze che attraversano, inevitabilmente danneggiandoli, corpo ed anima. Dal levigato titolo scelto – “La casa della domenica” – non si evince questo così fitto coacervo che, per la tormentata bambina, rende paradossalmente la domenica il peggior giorno della settimana. Ma provvede sùbito a far chiarezza, nell’introduzione, l’Autrice, denotando l’aggiuntivo talento di puntuale interprete della sua scrittura. Sullo sfondo del fil rouge emerge un’affascinante, lenitiva ambientazione soprattutto nella vita familiare e sociale degli anni Cinquanta coi tratti distintivi di una civiltà contadina allora ancor viva e coesa.
Al coraggio dell’Autrice di mettersi, senza sosta, in discussione corrisponde la sua severa lettura dello sfascio, anzitutto psicologico ed affettivo, cui vanno irrimediabilmente incontro i figli di genitori che hanno definitivamente siglato la misera fine della loro storia d’amore. E la fame d’amore, complicata da mille inutili surrogati, attraversa l’intera narrazione di Maddalena Della Valle che, peraltro, ha saputo arricchire il testo con riferimenti insistenti all’incantato mondo delle fiabe, ad autorevoli archetipi culturali che nutrono le sue argomentazioni, a modi di vivere nostalgicamente rievocati, includendo con misura intermezzi poetici di liberante respiro.
Per di più, a stemperare il dramma disvelato, la Della Valle ha optato per una multiforme
impostazione narrativa fondata su ricorrenti giri di boa che contribuiscono a smorzare, ove indispensabile, il toccante pathos o a mostrare in filigrana l’alter ego di situazioni e soggetti in scena. Alto il registro linguistico sapientemente alternato a stralci colloquiali, sicché la leggibilità resta gradevole dall’inizio alla fine. Siamo, insomma, di fronte ad un libro straordinario che prevedibilmente sarà coronato da notevole fortuna letteraria: un balsamo che, in buona sostanza, l’Autrice merita per la sua tenace, impavida, illuminante impresa.
Inserito in catalogo come “romanzo”, il libro sembra tradurre piuttosto i tòpoi del memoir e legittimamente si candida al successo editoriale: il diversificato snodarsi del racconto va ben oltre l’autobiografia, manifestandosi pregno di emozioni ed anèliti oscillanti fra soggettività e universalità. Entra dunque, a ragion veduta, in quell’alveo inestimabile che è definita “Scrittura Riparativa”, capace di liberare da un passato di dolore e raccogliere la forza per tentare di riassaporare in pienezza la vita. Un settore letterario che, inoltre, non considera cliente-consumatore il lettore, ma persona cui donare alternative credibili, sostegni concettuali, rigeneranti prospettive.
Imminente, ormai, la presentazione che giovedì 5 agosto 2021, alle ore 19, si terrà nella villa comunale di Cancello ed Arnone con la partecipazione dell’Autrice, il coordinamento di Mattia Branco, i saluti istituzionali del sindaco Raffaele Ambrosca e gl’interventi di Stefano D’Alterio, Alfonso Caprio e Tania Parente.
“La casa della domenica” è disponibile su: Mondadori Store – IBIS.it laFeltrinelli libreriauniversitaria.it – Libraccio – Amazon. Acquistabile anche con il Bonus Cultura e la Carta del Docente.

 

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