Solo poche settimane fa un incontro per valutare la possibilità che l'aeroporto di Grazzanise potesse ospitare un hub commerciale; l’incontro si era tenuto a Roma tra il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il sindaco di Grazzanise Enrico Petrella e il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Alfonso Piscitelli. Il ministro aveva espresso la sua disponibilità a esaminare concretamente la realizzazione di uno scalo merci nella zona del basso Volturno. "Il principale ostacolo che finora aveva impedito qualsiasi tipo di insediamento civile nell'area - ha dichiarato il sindaco Petrella - era rappresentato dal rifiuto della Difesa riguardo all'uso condiviso e programmato della pista da parte di velivoli non militari. Tuttavia, gli uffici di via Venti Settembre hanno ora manifestato la loro intenzione di considerare l'uso 'promiscuo' dell'infrastruttura. Questo era il principale punto di conflitto e dopo l'incontro con il ministro Crosetto possiamo dire che non costituisce più un ostacolo”. Questa era stata la dichiarazione della fascia tricolore Petrella che aveva visto in quell’incontro una volontà di sposare il progetto di destinazione dell’aeroporto di Grazzanise per usi civile e commerciali. E oggi la splendida notizia che a Roma la Camera ha discusso e approvato l’atto 1436 impegnando il Governo, al fine di soddisfare le esigenze di sviluppo infrastrutturale del sud Italia e sostenere la politica di coesione economica, sociale e territoriale del Paese, a valutare l’opportunità di riconsiderare la destinazione per usi civili e per il trasporto merci dell’ aeroporto militare di Grazzanise, nell’ ambito dell’ aggiornamento e della revisione del Piano nazionale aeroporti. La proposta reca la firma di Zinzi, Cangiano, Cerreto, Santillo, Patriarca, Rubano, Giorgianni, Graziano. Il sindaco Petrella: “Ringrazio i Ministri Salvini e Crosetto per la velocissima risposta data alla comunità di Grazzanise circa la proposta di riconsiderare l’aeroporto del nostro paese per una destinazione civile e commerciale. Esprimo il mio grazie anche ai parlamentari firmatari che hanno fatto propria quella possibilità, paventata nell’incontro di alcune settimane fa, che per l’aeroporto di Grazzanise potesse esserci un’altra destinazione d’uso. L’ordine del giorno votato oggi giunge in un momento in cui è al vaglio l’aggiornamento del Piano Nazionale degli Aeroporti e questa potrebbe essere l’occasione per riconsiderare l’integrazione dello scalo di Grazzanise all’interno del sistema aeroportuale del Sud Italia”.
Questo il testo dell’atto della Camera 1436 :
La Camera, esaminato il decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici, premesso che: l’articolo 1 del decreto legge incide sul trasporto aereo e sui voli nazionali, a tutela della continuità territoriale; il Piano Nazionale degli Aeroporti, approvato con decreto del Presidente della Repubblica del 17 settembre 2015 n. 201, auspica la creazione di sistemi aeroportuali di rango regionale. In particolare, per la Regione Campania, il Piano qualifica 1 Aeroporto Internazionale di Napoli-Capodichino tra quelli di rilevanza strategica e lo scalo di Salerno-Pontecagnano, all’interno dello stesso bacino, tra quelli di interesse nazionale, purché si realizzino le condizioni di specializzazione dello scalo e del raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario, anche tendenziale, in un arco temporale ragionevole e di adeguati indici di solvibilità patrimoniali; il citato Piano prevede che il bacino di traffico della Campania generi una domanda di circa 12,0 milioni di passeggeri/anno con un orizzonte temporale del 2030. Tale domanda non verrebbe soddisfatta con la strategia di sviluppo attualmente prevista nel Piano Nazionale: infatti, lo strumento di pianificazione sopra citato prevede per il bacino della Campania al 2030, nello scenario massimo, un volume di passeggeri pari a 8,8 di cui 7,0 sullo scalo di Napoli e 1,8 sull’aeroporto di Salerno; il sistema campano degli aeroporti di Napoli e Salerno, la cui gestione unitaria è di recente costituzione, soffre della saturazione di Capodichino il cui traffico passeggeri nel 2019 è stato pari a 10,8 milioni pax/anno e la crescila registrata nel triennio è stata +26,6 per cento (nel 2017), +15,8 per cento (nel 2018), +9,3 per cento (nel 2019); mentre per l’aeroporto di Salerno, nella sua massima configurazione, la capacità di servizio è stimata in circa 1,5-2,0 milioni di pax/anno, che costituisce il 15 – 20 per cento del traffico 2019 di Capodichino; al fine di individuare una soluzione alle esigenze di sviluppo del trasporto aereo della Regione Campania, era stata sviluppata una serie di attività ed atti programmatici del Governo, finalizzati alla realizzazione di un nuovo aeroporto Civile localizzato a Grazzanise in provincia di Caserta, ove è presente un aeroporto militare. Tra gli atti programmatici la rilevanza della realizzazione del nuovo scalo di Grazzanise era stata ribadita nello «Studio Strategico per lo sviluppo del sistema aeroportuale nazionale» elaborato dall’ENAC nel 2009 ed approvato dal Ministro dei Trasporti, pro tempore Tale studio aveva trovato poi attuazione nella proposta al Ministro di Piano Nazionale degli Aeroporti elaborato dall’ ENAC nel 2012; lo scalo di Grazzanise è uno scalo militare non strategico per le forze armate in quanto non rientra tra quelli classificati M.O.B. (Main Operating Base) dal decreto del Ministero della difesa del 25 gennaio 2008.
L’aeroporto, dotato di una pista di volo di lunghezza pari a 3000 metri, è ubicato in un’area agricola, pianeggiante e scarsamente urbanizzata, e sporadicamente viene utilizzato anche per scopi civili come accaduto ultimamente per l’arrivo della squadra del Napoli. Nelle preliminari ipotesi di sviluppo, che avrebbero poi dovuto trovare conferma in un apposito master plan aeroportuale, erano stati ipotizzati scenari alternativi sia con l’utilizzo dell’attuale infrastruttura di volo che con la realizzazione di una nuova pista. Il nuovo aeroporto di Grazzanise era stato programmato anche valutando una serie di opere infrastrutturali di complemento sulle altre modalità di trasporto che avrebbero migliorato la sua connessione con il territorio; la procedura attualmente in corso di aggiornamento e revisione del vigente Piano Nazionale degli Aeroporti potrebbe essere l’occasione per riconsiderare l’integrazione dello scalo di Grazzanise all’interno del sistema aeroportuale del Sud Italia, impegna il Governo al fine di soddisfare le esigenze di sviluppo infrastrutturale del sud Italia e sostenere la politica di coesione economica, sociale e territoriale del Paese, a valutare l’opportunità di riconsiderare la destinazione per usi civili e per il trasporto merci dell’ aeroporto militare di Grazzanise, nell’ ambito dell’ aggiornamento e della revisione del Piano nazionale aeroporti.
Questo il testo dell’atto della Camera 1436 :
La Camera, esaminato il decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici, premesso che: l’articolo 1 del decreto legge incide sul trasporto aereo e sui voli nazionali, a tutela della continuità territoriale; il Piano Nazionale degli Aeroporti, approvato con decreto del Presidente della Repubblica del 17 settembre 2015 n. 201, auspica la creazione di sistemi aeroportuali di rango regionale. In particolare, per la Regione Campania, il Piano qualifica 1 Aeroporto Internazionale di Napoli-Capodichino tra quelli di rilevanza strategica e lo scalo di Salerno-Pontecagnano, all’interno dello stesso bacino, tra quelli di interesse nazionale, purché si realizzino le condizioni di specializzazione dello scalo e del raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario, anche tendenziale, in un arco temporale ragionevole e di adeguati indici di solvibilità patrimoniali; il citato Piano prevede che il bacino di traffico della Campania generi una domanda di circa 12,0 milioni di passeggeri/anno con un orizzonte temporale del 2030. Tale domanda non verrebbe soddisfatta con la strategia di sviluppo attualmente prevista nel Piano Nazionale: infatti, lo strumento di pianificazione sopra citato prevede per il bacino della Campania al 2030, nello scenario massimo, un volume di passeggeri pari a 8,8 di cui 7,0 sullo scalo di Napoli e 1,8 sull’aeroporto di Salerno; il sistema campano degli aeroporti di Napoli e Salerno, la cui gestione unitaria è di recente costituzione, soffre della saturazione di Capodichino il cui traffico passeggeri nel 2019 è stato pari a 10,8 milioni pax/anno e la crescila registrata nel triennio è stata +26,6 per cento (nel 2017), +15,8 per cento (nel 2018), +9,3 per cento (nel 2019); mentre per l’aeroporto di Salerno, nella sua massima configurazione, la capacità di servizio è stimata in circa 1,5-2,0 milioni di pax/anno, che costituisce il 15 – 20 per cento del traffico 2019 di Capodichino; al fine di individuare una soluzione alle esigenze di sviluppo del trasporto aereo della Regione Campania, era stata sviluppata una serie di attività ed atti programmatici del Governo, finalizzati alla realizzazione di un nuovo aeroporto Civile localizzato a Grazzanise in provincia di Caserta, ove è presente un aeroporto militare. Tra gli atti programmatici la rilevanza della realizzazione del nuovo scalo di Grazzanise era stata ribadita nello «Studio Strategico per lo sviluppo del sistema aeroportuale nazionale» elaborato dall’ENAC nel 2009 ed approvato dal Ministro dei Trasporti, pro tempore Tale studio aveva trovato poi attuazione nella proposta al Ministro di Piano Nazionale degli Aeroporti elaborato dall’ ENAC nel 2012; lo scalo di Grazzanise è uno scalo militare non strategico per le forze armate in quanto non rientra tra quelli classificati M.O.B. (Main Operating Base) dal decreto del Ministero della difesa del 25 gennaio 2008.
L’aeroporto, dotato di una pista di volo di lunghezza pari a 3000 metri, è ubicato in un’area agricola, pianeggiante e scarsamente urbanizzata, e sporadicamente viene utilizzato anche per scopi civili come accaduto ultimamente per l’arrivo della squadra del Napoli. Nelle preliminari ipotesi di sviluppo, che avrebbero poi dovuto trovare conferma in un apposito master plan aeroportuale, erano stati ipotizzati scenari alternativi sia con l’utilizzo dell’attuale infrastruttura di volo che con la realizzazione di una nuova pista. Il nuovo aeroporto di Grazzanise era stato programmato anche valutando una serie di opere infrastrutturali di complemento sulle altre modalità di trasporto che avrebbero migliorato la sua connessione con il territorio; la procedura attualmente in corso di aggiornamento e revisione del vigente Piano Nazionale degli Aeroporti potrebbe essere l’occasione per riconsiderare l’integrazione dello scalo di Grazzanise all’interno del sistema aeroportuale del Sud Italia, impegna il Governo al fine di soddisfare le esigenze di sviluppo infrastrutturale del sud Italia e sostenere la politica di coesione economica, sociale e territoriale del Paese, a valutare l’opportunità di riconsiderare la destinazione per usi civili e per il trasporto merci dell’ aeroporto militare di Grazzanise, nell’ ambito dell’ aggiornamento e della revisione del Piano nazionale aeroporti.