de rahoIl 5 maggio Federico Cafiero De Raho, già Procuratore Nazionale Antimafia e oggi deputato del Movimento Cinque Stelle sarà a Vitulazio per prender parte al convegno “Politica e Legalità – Condizionamento della Criminalità Organizzata sul voto”, che si terrà alle ore 17.30 presso il Centro Sociale “S. Natale”. Oltre a De Raho interverranno Agostino Santillo, parlamentare del Movimento Cinque Stelle e Michele Buonocore, consigliere comunale del comune di Vitulazio. I saluti sono affidati al primo cittadino Raffaele Russo. “ Un onore avere a Vitulazio Federico Cafiero De Rhao, già Procuratore Nazionale Antimafia che ha combattuto per anni la camorra, contribuendo ad assestare durissimi colpi alla malavita. Questo convegno vuole evidenziare l’importanza di contrastare forme d'ingerenza della criminalità organizzata che compromettono la libertà di scelta dei cittadini e minano due principi cardine della pubblica amministrazione quali l'imparzialità ed il buon andamento, andando così a generare nocumento per le comunità. La popolazione di Vitulazio ha già dato anni fa una risposta concreta alla camorra quando è scesa in piazza per l’area della ex cava Statuto, che sorge a ridosso del centro urbano. Questo luogo rappresenta il simbolo di tante battaglie che i cittadini di Vitulazio negli anni novanta misero in campo. Grazie anche all’azione amministrativa dell’Amministrazione comunale dell’epoca e alle manifestazioni della popolazione di Vitulazio si giungeva alla sospensione dell’attività estrattiva e alla chiusura della cava, dopo un lungo e sofferto iter giudiziario. La nostra Amministrazione, ricordo, ha presentato progetti validi per i quali sono stati concessi milioni di euro di finanziamento; tra questi anche un importantissimo progetto di riutilizzo di un bene confiscato alla criminalità organizzata, restituendo in questo modo alla collettività un immobile che si reinserisce nel circuito legale dei territori di appartenenza. Nello specifico si tratta di un asilo nido e un centro antiviolenza con annesse dimore di solidarietà; in questo caso parliamo di oltre un milione e mezzo di euro ricevuti per la valenza della nostra progettazione. In Italia sono tante le testimonianze positive di immobili restituiti alle comunità; questi immobili diventano in tanti casi anche un luogo di reinserimento sociale per le persone con disagio fisico e psichico o anche una scuola di formazione dove poter imparare un mestiere ed avere così un’opportunità di lavoro dignitoso. Quando un immobile dalla criminalità organizzata torna allo Stato è come se ritornasse alla vita e dona speranza a tutti, dai più giovani agli anziani. Del resto, il riutilizzo di un bene confiscato, il protestare contro eventuali attività criminali che pregiudicano la vita dei cittadini,  impedire che delinquenti mettano le mani sulla cosa pubblica rappresenta la migliore risposta che un popolo perbene possa dare, non solo in termini pratici ma anche morali”.

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