Immagine 2024 11 22 211628L'annullo filatelico di Poste Italiane e' l'evento che dara' ufficialita' alle celebrazioni dell'ottantesimo anniversario dello scautismo a Capua. Sabato 23 novembre e' la data fissata sul "timbro" che sara' apposto sulle cartoline distribuite nel corso del convegno "Scautismo: chiesa, famiglia, territorio", in programma dalle 16.30 nella sala conferenze del Centro Parrocchiale della Basilica Cattedrale di Capua. A presiedere i lavori l'Arcivescovo Pietro Lagnese; previsti gli interventi di padre Roberto Del Riccio, Pietro Marano (capo scaut), Concetta Gentili (avvocato) e Annamaria Valletta (psicologo). Una interessante mostra di foto, oggetti, ricordi e testimonianze dello scautismo a Capua, e' stata allestita nella chiesa di San Salvatore a Corte, visitabile al termine del convegno. "Semel Scout, Semper Scout". Scaut una volta, scaut per sempre" e' il motto che Robert Baden-Powell, fondatore del movimento, ha coniato sin dall'inizio della sua opera educativa. Questa massima: semplice, diretta, ha accompagnato e continua ad essere il motivo di partecipazione di intere generazioni alle attivita scautistiche, che a Capua racchiudono ottant'anni di intensa attivita'. E' il crinale della seconda guerra mondiale, 1944, nella citta' di Capua un manipolo di giovani diede vita ad una meravigliosa avventura, che ancora oggi rappresenta un punto di riferimento non solo per i giovani ma anche per i tanti che hanno proseguito il cammino sulle orme di BP. In tanti, pero', non ci sono piu', hanno lasciato la vita terrena ma il ricordo e' sempre vivo. Un ricordo che con puntualita' e nello stile scaut viene rinnovato annualmente con la celebrazione liturgica in loro suffragio. Capua e' stata da sempre un avamposto dello scautismo regionale, punto di riferimento per i gruppi che sotto l'egida dell'Agesci, l'associazione guide e scout cattolici, operano nelle diverse realta' del territorio. Il 2024 e' stato l'anno delle celebrazioni per l'ottantesimo anniversario dalla costituzione del primo nucleo cittadino, per cui non sono mancate commemorazioni ed eventi partecipativi, in particolare il San Giorgio aperto non solo alla comunita' residente ma anche a quanti hanno voluto prendere parte alle iniziative organizzate da un apposito comitato. Una conferma per l'impegno che ciascuno ha preso con la "Promessa" di lasciare un "mondo migliore" pur operando nelle "piccole cose". L'elenco di chi non c'e piu' risulterebbe lungo ed intriso di ricordi ma vorremmo citarne alcuni che hanno sicuramente lasciato un solco indelebile nel tessuto sociale della nostra citta', tra cui don Umberto d'Aquino, don Peppino Centore, Fulvio De Vita, Vittorio Sortini, Alfonso Ricciardi, Cenzino Rotondi, Antonio Gianfrotta, Claudio Di Benedetto, Andrea Iocco, Enzo Pontillo e altrettanti scaut che sicuramente saranno citati nel corso di questi giorni.
 
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