E' difficile trovare la lucidita' necessaria per raccontare il rapporto che mi legava a Pompeo Pelagalli. Tanti, troppi i ricordi: precisi, nitidi, puntellati da tappe fondamentali che hanno segnato in modo determinante la mia crescita personale e professionale. Nella foto principale viene racchiusa la sintesi di un rapporto familiare lungo e generoso: Alfredo Cerri, Tonino Di Lauro (il mio papa'), Ciro Sammartino, Tonino Capozzi, Pompeo Pelagalli (che mi volle omaggiare di questo ricordo), Carlo Cerri e Nini Santoro. L'ho chiamato Professore fino alla fine, senza tuttavia tener conto dei suoi rimproveri perche' non usavo un tono confidenziale, insomma gli dessi del tu. Tanta riconoscenza per essere stato il mio faro, la mia guida. Pompeo Pelagalli ha rappresentato per la nostra generazione un punto di riferimento. Non mi ha mai privato di affetto, sostegno e sollecitazioni nel dare concretezza alle mie aspirazioni, soprattutto dopo l'improvvisa dipartita del mio papa'. Non ero neppure maggiorenne quando mi accolse sul palco del Carnevale di Capua. Per dirla in breve, sono ben quarantacinque anni di condivisioni, esperienze indimenticabili, che hanno sostenuto programmi e progetti finalizzati alla crescita personale e professionale, avendo al mio fianco sempre Lui, capace di trasmettere a tutti noi quella capuanita' di cui andava fiero ed orgoglioso, diffusa con sapiente maestria, dimostrando concretamente di essere abile narratore della storia, dei personaggi, degli usi e dei costumi della citta'. Scrivere un profilo umano e professionale di Pompeo Pelagalli potrebbe risultare una sterile elencazione ma non lo e', anzi, arricchisce la conoscenza di un personaggio poliedrico e lungimirante: allievo Ufficiale, funzionario dello Stato, docente negli istituti superiori, e' andato in quiescenza da titolare di cattedra al "Salvatore Pizzi". La sua passione era il giornalismo. Emanuele Giacoia gli passo' il testimone del Carnevale di Capua, che per oltre venti anni ha condotto con sapiente maestria ed indiscussa capacita' interpretativa, fino a quando non ebbe certezza di affidarne il seguito a me ed Erennio. Ha lavorato in radio ed in televisione, precursore della emittenti private: Radio Capys, Radio Snoopy, Radio Antenna Capua. Poi la televisione con una generosa sequenza di programni di attualita', informativi, quiz e soprattutto di intrattenimento. E' stato direttore del periodico Capuacitta' e redattore di Block Notes. L'infinita partecipazione in qualita' di presentatore ad eventi di musica e spettacolo, culturali e sportivi, ed occorrerebbe uno spazio lunghissimo ma itilizzemo altri canali per raccontare aneddoti, episodi, tappe salienti di un percorso professionale al quale si e' donato con devozione. Conosceva bene il palco del teatro Ricciardi, da presentatore del Carnevalino d'Oro e speaker delle riunioni pugilistiche tra cui le indimenticabili conquiste del titolo italiano di Franco Buglione. La famiglia, pero', era prima di ogni cosa: Mimmo, Paoletta ed Annamaria, che lo hanno accompagnato fino alla fine. La dolcissima Annamaria Troili e' stata al suo fianco negli ultimi anni, condividendone iniziative e progetti, in particolare quelli del Touring Club Italiano e le celebrazioni per la rievocazione del Placito capuano. I funerali di Pompeo Pelagalli saranno celebrati venerdi 24 gennaio, alle 16 nella Basilica Cattedrale di Capua.
Foglie... Di Lauro
Foglie di Lauro. Pompeo Pelagalli, il faro della storia capuana che ci ha guidati per generazioni
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