Si è celebrata lunedì 4 marzo, nell’incantevole scenario del Belvedere di San Leucio, la Giornata Mondiale dell’Obesità a cura del Rotary Club di Caserta e di Capua, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Capua, rappresentata dalla vice sindaco prof.ssa Marisa Giacobone, un incontro-confronto per individuare sistemi e azioni per la prevenzione e il controllo di una patologia che rappresenta una vera emergenza sanitaria e sociale. I dati sono preoccupanti, oltre un miliardo di persone, cioè una su sette, convive con l’obesità, e nel 2035 saranno quasi 2 miliardi, ovvero quasi uno su quattro degli abitanti del nostro pianeta. Nella nostra Italia le persone in eccesso di peso sono più di 25 milioni, ovvero più del 46% degli adulti (oltre 23 milioni di persone), e il 26,3 % tra bambini e adolescenti di 3-17 anni (2 milioni e 200mila persone). Una vera e propria epidemia silenziosa che è doveroso frenare con un cambio di rotta immediato, cancellando abitudini alimentari sbagliate e adottando idonee misure preventive.
La giornata del 4 marzo ha un suo significato, la lotta alla “globesità” deve sensibilizzare cittadini e istituzioni e di incoraggiare la prevenzione dell’obesità, mettendo in atto soluzioni di politica sanitaria con i dovuti investimenti, perché investire nella cura e nella prevenzione è una questione prioritaria che richiede l’azione e l’impegno di tutti. L’obiettivo è rendere il cittadino responsabile e consapevole delle conseguenze delle proprie scelte, perché “noi siamo quello che mangiamo”.
Nel parterre dell’incontro di San Leucio c’erano alcune scolaresche, tra cui le classi della sezione Alberghiera del “Federico II” di Capua, ed proprio nelle scuole che bisogna diffondere la cultura del mangiar sano, trasmettendo stili di vita salutari, improntati ad una corretta e sana alimentazione e contro la sedentarietà.
Il messaggio chiave lanciato dal Tavolo del Belvedere, attraverso gli autorevoli interventi dei relatori, non poteva non indirizzare la platea verso la nostra Dieta Mediterranea, patrimonio immateriale dell’UNESCO, modello alimentare per la promozione della salute e della sostenibilità ambientale. Una grande ricchezza per il Belpaese, tanto è vero che il Cilento, con la sua lunga tradizione culinaria e le sue splendide terre, è stato e continua ad essere il luogo per eccellenza per la Dieta Mediterranea e per la sua diffusione in tutto il mondo. Purtroppo, c’è ancora una scarsa conoscenza di questo stile alimentare che racchiude competenze, conoscenze, tradizioni culinarie e soprattutto la condivisione e il consumo di cibo. Consumare un pasto insieme agli altri è la base dell’identità culturale di molte comunità del bacino Mediterraneo, dove i valori dell’ospitalità, del dialogo e della creatività, si coniugano con la tutela del territorio e dell’ambiente.
Per raggiungere l’obiettivo ambizioso di invertire la crisi globale dell'obesità, occorre un risveglio d’orgoglio ed essere bravi ad integrare sempre più comunità e territorio, promuovendo una cultura alimentare salutare associata a uno stile di vita attivo.
La giornata del 4 marzo ha un suo significato, la lotta alla “globesità” deve sensibilizzare cittadini e istituzioni e di incoraggiare la prevenzione dell’obesità, mettendo in atto soluzioni di politica sanitaria con i dovuti investimenti, perché investire nella cura e nella prevenzione è una questione prioritaria che richiede l’azione e l’impegno di tutti. L’obiettivo è rendere il cittadino responsabile e consapevole delle conseguenze delle proprie scelte, perché “noi siamo quello che mangiamo”.
Nel parterre dell’incontro di San Leucio c’erano alcune scolaresche, tra cui le classi della sezione Alberghiera del “Federico II” di Capua, ed proprio nelle scuole che bisogna diffondere la cultura del mangiar sano, trasmettendo stili di vita salutari, improntati ad una corretta e sana alimentazione e contro la sedentarietà.
Il messaggio chiave lanciato dal Tavolo del Belvedere, attraverso gli autorevoli interventi dei relatori, non poteva non indirizzare la platea verso la nostra Dieta Mediterranea, patrimonio immateriale dell’UNESCO, modello alimentare per la promozione della salute e della sostenibilità ambientale. Una grande ricchezza per il Belpaese, tanto è vero che il Cilento, con la sua lunga tradizione culinaria e le sue splendide terre, è stato e continua ad essere il luogo per eccellenza per la Dieta Mediterranea e per la sua diffusione in tutto il mondo. Purtroppo, c’è ancora una scarsa conoscenza di questo stile alimentare che racchiude competenze, conoscenze, tradizioni culinarie e soprattutto la condivisione e il consumo di cibo. Consumare un pasto insieme agli altri è la base dell’identità culturale di molte comunità del bacino Mediterraneo, dove i valori dell’ospitalità, del dialogo e della creatività, si coniugano con la tutela del territorio e dell’ambiente.
Per raggiungere l’obiettivo ambizioso di invertire la crisi globale dell'obesità, occorre un risveglio d’orgoglio ed essere bravi ad integrare sempre più comunità e territorio, promuovendo una cultura alimentare salutare associata a uno stile di vita attivo.