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Reca la firma dei quattro consiglieri comunali di minoranza Massimo Antropoli, Fernando Brogna, Pietro Di Rauso e Melina Ragozzino un’interrogazione che questi hanno indirizzato al sindaco Adolfo Villani e all’assessore Pasquale Frattasi. Nello specifico i quattro hanno evidenziato che “in seguito all’adozione del PUC ed alla sua approvazione in consiglio comunale molti terreni insistenti sul Comune di Capua sono passati da terreni a destinazione agricola a terreni a destinazione edificabile, sia essa ad edilizia residenziale che industriale. Per effetto di questo, la rendita catastale di questi immobili è notevolmente aumentata e le aliquote IMU dell’ente comunale sono al massimo nonostante il comune sia uscito dal dissesto nel 2019. In considerazione che molti cittadini si trovano a dover pagare quote importanti di IMU comprensive di quattro anni di arretrati si chiede cosa abbia intenzione di fare l’ Amministrazione comunale per venire incontro ai cittadini che si ritrovano a dover pagare esose quote di IMU per terreni che al momento non risultano appetibili da un punto di vista commerciale”. Critico il consigliere comunale Antropoli. “Pur essendo usciti dal dissesto molti anni fa, l’Amministrazione comunale rappresentata da Villani ha voluto applicare con una delibera di consiglio del novembre 2024 aliquote più alte per IRPEF e IMU 2025. Una scelta che si ripercuoterà direttamente sulle tasche dei cittadini. Intanto, mesi fa avevo già sottolineato che con deliberazione del sub commissario dell’11 marzo 2022 furono attribuiti dei valori alle aree edificabili, in relazione alla loro ubicazione e tipologia. Ma quelle quotazioni sono lontane anni luce dalla realtà. Per un terreno che ricade nella zona B1, il valore unitario a mq era fissato in 180€ al mq; a S. Angelo in Formis, ove i terreni ricadono nella zona B3, il valore è di 110€ a mq. Quotazioni che non trovano alcun riscontro nel mercato reale, chiaramente spropositate”. Così Antropoli