È riuscita a scappare dal garage nel quale era stata rinchiusa dal marito nella giornata di ieri, la 31enne albanese che la notte scorsa ha chiamato in lacrime i carabinieri della Compagnia di Maddaloni, chiedendo aiuto.
La donna, subito soccorsa nella zona campestre di via Libertà a Maddaloni, ha denunciato che il marito, con il quale ha in corso la separazione, nella mattinata di ieri l’aveva prelevata con la forza dall’auto di un suo collega con il quale, insieme al figlio di soli nove anni, si stava recando a lavoro.
Dopo un’accesa discussione l’uomo l’avrebbe accompagnata, facendola salire a bordo della sua auto insieme al figlio, presso una villetta disabitata in via via Libertà dove, dopo averla percossa e minacciata di morte, l’avrebbe rinchiusa nel garage, allontanandosi con il figlio e avvertendola che sarebbe tornato per ucciderla.
Solo dopo alcune ore ed estenuanti tentativi di fuga, questa notte, la 31enne sarebbe riuscita ad evadere dalla sua prigione, grazie alla rottura di un vetro che le avrebbe consentito, dopo essersi ferita lievemente, di uscire e chiamare i carabinieri con il cellulare prestatole da un passante.
Sono così state avviate le immediate procedure a tutela della vittima che è stata subito medicata e tranquillizzata. Le ricerche del figlio minore, eseguite dai militari hanno consentito di trovarlo presso l’abitazione dei nonni dove il marito lo aveva portato prima di scappare. La donna e il piccolo sono stati ricongiunti e accolti presso una struttura antiviolenza.
Il marito, 35enne albanese, che a seguito della denuncia della moglie è stato deferito in stato di libertà per maltrattamenti in famiglia, percosse e sequestro di persona, si è allontanato facendo al momento perdere le proprie tracce. L’uomo è ricercato dai militari dell’Arma.