Gaetano Pecoraro, inviato de Le Iene, sabato 24 dicembre alle ore 11.30 sarà al Circolo dei lettori di Capua - Cose d'Interni Libri in compagnia delle giornaliste de il Mattino Marilù Musto e Mariamichela Formisano per incontrare il pubblico di Capua il Luogo della Lingua festival e parlare del suo libro
"IL MALE NON È QUI. Matteo Messina Denaro. Il romanzo". (Sperling e Kupfer).
Gaetano Pecoraro è nato a Palermo il 4 settembre 1984. Dopo la laurea in Storia contemporanea ha collaborato con l’Ansa di Milano e ilfattoquotidiano.it., per poi lavorare come inviato per la trasmissione Piazzapulita su La7. Dal 2015 è inviato de Le Iene. Ha vinto il Premio Mario Francese, sezione giovani (2012), il Premio Franco Giustolisi «Giustizia e Verità» (2016) e il Premio L’anello debole – Comunità di Capodarco (2017). È autore del podcast Armisanti. Vite mafiose e morti ordinarie. Questo è il suo primo libro.
"IL MALE NON È QUI. Matteo Messina Denaro. Il romanzo". (Sperling e Kupfer).
Gaetano Pecoraro è nato a Palermo il 4 settembre 1984. Dopo la laurea in Storia contemporanea ha collaborato con l’Ansa di Milano e ilfattoquotidiano.it., per poi lavorare come inviato per la trasmissione Piazzapulita su La7. Dal 2015 è inviato de Le Iene. Ha vinto il Premio Mario Francese, sezione giovani (2012), il Premio Franco Giustolisi «Giustizia e Verità» (2016) e il Premio L’anello debole – Comunità di Capodarco (2017). È autore del podcast Armisanti. Vite mafiose e morti ordinarie. Questo è il suo primo libro.
Il libro
Quando Mimmo Bosso torna sull’Isola, dopo anni di studi trascorsi al Nord, è ancora un magistrato alle prime armi. È volenteroso e preparato, ma non c’è nessuna missione da crociato ad attenderlo, nessun ideale cui dare sfogo. Eppure, in Procura il clima è incandescente e sulle scrivanie degli inquirenti si accumulano le carte del Grosso Caso, dalle quali emergono i nomi di spicco della criminalità organizzata. Le indagini non hanno risparmiato nessuno, ci sono intrighi di Palazzo, «interessi generali e particolari. Gente con le armi e gente rispettabile. Uomini d’onore e millantatori». Mimmo Bosso impiega poco a capire che il suo non sarà un lavoro facile, ma non immagina che anche lui si troverà presto a fare i conti con il gotha della mafia siciliana. Soprattutto, non sa che un’indagine all’apparenza secondaria lo porterà sulle tracce di colui che passerà alla Storia come il più pericoloso latitante italiano: Matteo Messina Denaro. MMD. Da quel momento, l’obiettivo destinato a stravolgere la sua esistenza sarà trovarlo, inseguirlo, braccarlo. Mentre il Paese intero è scosso dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio e il terrore viene seminato nel resto della penisola con gli attentati a Milano, a Roma e a Firenze. Come porre fine a tutto questo? Come stanare un uomo che da anni assomiglia a un fantasma e sembra essere sparito nel nulla? Nessuna pista pare attendibile e le tracce di MMD si sono perse in un dedalo di indizi, teorie, ipotesi e vicoli ciechi. Ma le risposte alle domande di Bosso potrebbero giungere da due donne e da un delitto passionale dimenticato da tutti. Forse bisogna seguire questi indizi nascosti per arrivare a mettere le mani sul ricercato numero uno d’Italia. Intrecciando con abilità e rigore la cronaca di fatti realmente accaduti alla fiction, e rileggendo la realtà attraverso il filtro della finzione romanzesca, Gaetano Pecoraro ripercorre alcune delle vicende più buie degli ultimi decenni e ci consegna una storia ricca di colpi di scena, intrisa ancora di misteri, zone d’ombra e lacune. Inseguendo l’uomo più ricercato d’Italia.
Quando Mimmo Bosso torna sull’Isola, dopo anni di studi trascorsi al Nord, è ancora un magistrato alle prime armi. È volenteroso e preparato, ma non c’è nessuna missione da crociato ad attenderlo, nessun ideale cui dare sfogo. Eppure, in Procura il clima è incandescente e sulle scrivanie degli inquirenti si accumulano le carte del Grosso Caso, dalle quali emergono i nomi di spicco della criminalità organizzata. Le indagini non hanno risparmiato nessuno, ci sono intrighi di Palazzo, «interessi generali e particolari. Gente con le armi e gente rispettabile. Uomini d’onore e millantatori». Mimmo Bosso impiega poco a capire che il suo non sarà un lavoro facile, ma non immagina che anche lui si troverà presto a fare i conti con il gotha della mafia siciliana. Soprattutto, non sa che un’indagine all’apparenza secondaria lo porterà sulle tracce di colui che passerà alla Storia come il più pericoloso latitante italiano: Matteo Messina Denaro. MMD. Da quel momento, l’obiettivo destinato a stravolgere la sua esistenza sarà trovarlo, inseguirlo, braccarlo. Mentre il Paese intero è scosso dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio e il terrore viene seminato nel resto della penisola con gli attentati a Milano, a Roma e a Firenze. Come porre fine a tutto questo? Come stanare un uomo che da anni assomiglia a un fantasma e sembra essere sparito nel nulla? Nessuna pista pare attendibile e le tracce di MMD si sono perse in un dedalo di indizi, teorie, ipotesi e vicoli ciechi. Ma le risposte alle domande di Bosso potrebbero giungere da due donne e da un delitto passionale dimenticato da tutti. Forse bisogna seguire questi indizi nascosti per arrivare a mettere le mani sul ricercato numero uno d’Italia. Intrecciando con abilità e rigore la cronaca di fatti realmente accaduti alla fiction, e rileggendo la realtà attraverso il filtro della finzione romanzesca, Gaetano Pecoraro ripercorre alcune delle vicende più buie degli ultimi decenni e ci consegna una storia ricca di colpi di scena, intrisa ancora di misteri, zone d’ombra e lacune. Inseguendo l’uomo più ricercato d’Italia.