Le nuove generazioni vivono in una società fortemente dipendente dalle tecnologie e dalla Rete, al punto che spesso si ritrovano di fronte ad una difficoltà oggettiva: distinguere ciò che è reale da ciò che è virtuale.
È palese che ciò che avviene online non è reale, ma, è pur vero, che ciò che è virtuale troppo spesso influenza e condiziona fortemente la vita reale.
Ecco perché il bullismo e il cyberbullismo possono rappresentare un pericolo serio per l’incolumità fisica e mentale della vittima. Il fenomeno può manifestarsi anche in ambito scolastico, motivo per il quale la prevenzione è indispensabile.
L’Istituto Tecnico Tecnologico “G. C. Falco” promuove continue iniziative per prevenire tali fenomeni sociali.
Difatti, è sempre opportuno educare i giovani al rispetto dell’altro e all’empatia.
Stamane, 15 dicembre 2022 alle ore 10.00, nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Tecnologico “G. C. Falco”, si è tenuta una conferenza su Bullismo e Cyberbullismo: aspetti normativi, psicosociali e casi pratici: relatore il Ten. Col. Paolo Minutoli, Comandante della Compagnia Carabinieri di Capua.
All’evento hanno partecipato gli studenti delle classi II D indirizzo Informatica e II A indirizzo elettronica e elettrotecnica.
Il Comandante Minutoli ha conversato con la platea interessata di studenti sulle problematiche relative agli episodi di bullismo e cyberbullismo dettagliando, dapprima, tutta la parte normativa e, poi, illustrando esempi pratici di vita vissuta e di interventi effettuati dalle Forze dell’Ordine in casi reali di vessazione perpetrate da bulli.
Ha chiaramente sottolineato quanto la Legge 71 del 2017, con i suoi 7 articoli, sia stata fondamentale per consentire la tutela dei minori, la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo. Ha sottolineato, inoltre, che questa legge punta a favorire una maggiore consapevolezza fra i ragazzi dell’importanza di non assumere atteggiamenti persecutori e, per la prima volta, fornisce una definizione giuridica di cyberbullismo come ”qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto di identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti online aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso o la loro messa in ridicolo”. Ciascun minore ultraquattordicenne vittima di cyberbullismo può inoltrare al titolare del trattamento o al gestore del sito del social un’istanza per l’oscuramento, la rimozione o il blocco dei contenuti diffusi in rete. Se entro 24 ore il gestore non avrà provveduto, l’interessato potrà rivolgere analoga richiesta al Garante per la Protezione dei dati personali che rimuoverà i contenuti entro 48 ore.
Per i minori autori di atti di cyberbullismo tra i quattordici e i diciotto anni, se non c’è querela o denuncia, scatta l’ammonimento: il Questore convoca il minore insieme ai genitori.
Il Comandante, poi, ha fornito agli studenti un’utenza telefonica utilizzabile per l’intero territorio nazionale per segnalare tramite SMS episodi di bullismo e di spaccio di sostanze illecite all’interno degli Istituti scolastici e nelle loro pertinenze: 43002.
In conclusione, ha raccontato, dettagliatamente, agli studenti vari episodi di bullismo e cyberbullismo avvenuti nel casertano. In particolare, ha parlato delle vessazioni perpetrate, per circa due anni, da alcuni minorenni ai danni di un disabile, fino a quando una denuncia ha portato i giovani bulli ad essere indagati “perché in concorso tra loro e con la partecipazione di un minore non imputabile in quanto di età inferiore a quattordici anni con più azioni di un medesimo disegno criminoso ed in tempi diversi per biasimevoli motivi e con la forza derivante dall’agire in gruppo, molestavano un minore, disabile, minacciandolo, deridendolo, malmenandolo, sottraendo beni personali, etc...”.
Queste le terribili accuse per le quali i giovani bulli attendono l’udienza preliminare per il necessario avvio del processo a loro carico.
La Dirigente Scolastica Dott.ssa Angelina Lanna ha ringraziato il Ten. Col. Minutoli per gli insegnamenti di legalità che ha trasmesso agli studenti e contestualmente si è rivolta ai ragazzi stimolandoli a riflettere sulle ripercussioni che certi comportamenti irresponsabili possono avere sul loro presente e più ancora sul loro futuro.
Prof.ssa Angela Nespoli