fdiPrima di cercare di fare un esaustivo “punto di situazione” sulla sicurezza in città è opportuno fare alcune precisazioni in ambito normativo su questa tematica.
L’art. 4, la Legge 48/2017 intende per “sicurezza urbana” il bene pubblico relativo alla vivibilità e al decoro delle città, da perseguire anche attraverso il contributo congiunto degli enti territoriali attraverso interventi di riqualificazione e recupero delle aree o dei siti più degradati, l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, la prevenzione della criminalità, la promozione del rispetto della legalità e la messa in atto di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile.
All’art. 5 della legge sopra citata, adottate con accordo in sede di Conferenza Stato, città ed autonomie locali il 26 luglio 2018, sempre nella prospettiva di collaborazione interistituzionale, è infatti prevista la sottoscrizione, tra il Prefetto e i Sindaci delle città, di patti per l’attuazione della citata “sicurezza urbana”, volti al perseguimento di alcuni obiettivi definiti prioritari, quali i suddetti già elencati.
A questo punto, ci si chiede quanto si stia effettivamente facendo, in linea con i disposti normativi citati, al fine di garantire un’adeguata cornice di sicurezza, in favore della collettività.
Vi è notizia di diversi furti avvenuti in città di recente, tra cui spiccano i furti di 6 autovetture (nell’arco di soli 15 giorni) in località di via Gneo Nevio e Parco Arcipelago, furto ai danni di un’abitazione ubicata in via Brezza, lo scassinamento di molte porte di garage, perpetrato ai danni dei residenti di Parco Verde nella notte di Pasqua, con il conseguenziale furto, in diversi casi, di beni ivi allocati. Si percepisce, dunque, un trend in forte crescita di tali fenomeni devianti e, alla luce di ciò, aleggia, nell’animo di molti concittadini, una grave sensazione di ansia, paura e sconforto scaturente alla scarsissima importanza che viene dato all’aspetto sicurezza nella sua accezione più generale e completa.
Se da un lato si nota una qualche flebile risposta da parte dell’amministrazione nell’ambito del recupero di alcuni luoghi da tempo in stato di degrado e di abbandono, ma anche potenziali location di sviluppo della microcriminalità e di delinquenza spicciola (vds. dismesso campo sportivo “LOMBARDO” di Fuori Porta Roma, per il quale l’amministrazione, nonostante le proposte avanzate da questo Circolo cittadino, non si è ancora espressa) per renderli, dopo gli opportuni interventi di riqualificazione e rivalutazione, fruibili alla collettività, dall’altro canto nulla si sta facendo dal punto di vista di coordinazione tra le varie forze di polizia (polizia municipale, carabinieri e polizia di Stato) insistenti sul territorio.
È impensabile che dopo un certo orario, in caso di emergenza, non vi siano più agenti di polizia municipale in servizio neanche come solo servizio di piantonamento (cosa che viene garantita dai carabinieri e dalla polizia di Stato).
Questo Circolo cittadino, ritiene che l’aspetto sicurezza non debba essere trascurato e si auspica che quanto prima il Sindaco, unitamente agli “attori preposti” della corrente amministrazione cittadina pongano in essere tutti gli accorgimenti necessari per arginare tali fenomeni devianti, iniziando proprio da una riunione di coordinamento tra i Comandanti delle Forze di Polizia presenti sul territorio e se necessario anche con il Prefetto.
Nel chiaro intento di una opposizione costruttiva rivolta essenzialmente al bene della collettività cittadina questo Circolo continuerà a monitorare gli sviluppi e le azioni che codesta amministrazione vorrà adottare al riguardo.
 
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