Un vasto incendio, probabilmente originato da un’esplosione, si è sviluppato questa mattina nella zona industriale di Caivano, al confine con il Comune di Marcianise. Le fiamme hanno avvolto la Chimpex, azienda già nota alle cronache per precedenti vicende giudiziarie.
Il rogo ha provocato una colonna di fumo nero visibile a chilometri di distanza, generando allarme tra la popolazione locale. A essere colpita è stata proprio la sede dell’impresa Chimpex di Pascarola, già sottoposta a sequestro lo scorso 20 gennaio dalle autorità giudiziarie. L’accusa all’epoca era pesante: sversamenti illeciti di sostanze chimiche nei Regi Lagni, attraverso il bypass del depuratore. Da allora, la struttura era affidata a un amministratore giudiziario.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco, con squadre provenienti da Marcianise, Aversa e Afragola, nel tentativo di contenere le fiamme e impedire ulteriori danni alle aree circostanti. Al momento non si segnalano feriti, ma l’emergenza resta alta a causa della densità e della tossicità potenziale della nube sprigionata.
Sono in corso accertamenti per chiarire le cause esatte dell’esplosione e per verificare eventuali conseguenze ambientali. Intanto, le autorità invitano i residenti nelle zone limitrofe a tenere le finestre chiuse e a evitare spostamenti non necessari.
L’incidente riaccende i riflettori sulle criticità ambientali dell’area industriale tra Caivano e Marcianise, da anni al centro di polemiche per la presenza di impianti ad alto impatto ambientale e per le difficoltà nei controlli sulle attività produttive.