Il fenomeno del randagismo, negli ultimi anni, è sempre evidente sulle strade del sud. Nella nostra città, per fortuna, sono attivi diversi volontari che, sacrificando il proprio tempo e il proprio denaro, si occupano della cura dei cani di strada. In alcuni quartieri, come Rione Eucaliptus i cittadini hanno “adottato” alcuni cani, divenuti a tutti gli effetti cani di quartiere, presenze inoffensive e familiari. In altre zone, branchi di cani preoccupano gli abitanti. Spesso capita di vedere cani investiti sul ciglio della strada o maltrattati.
Associazioni animaliste, esponenti politici e semplici cittadini hanno ripetutamente chiesto, nel tempo, alle amministrazioni cittadine di provvedere alla risoluzione di questo problema. La soluzione possibile potrebbe essere la realizzazione di un canile, per accoglierli, curarli per poi sostenerne le adozioni, anche “a distanza”. Questo ambizioso progetto è rimasto purtroppo irrealizzato.
Una notizia positiva potrebbe essere l’approvazione di un atto di indirizzo, immediatamente eseguibile, inerente al servizio di ricovero, custodia e mantenimento dei cani, scaturita dall’incontro tra le istituzioni e il volontariato. L’associazione onlus ambientalista ed animalista “Freedom and Hope”, presieduta dalla dottoressa Graziella di Rauso, ha, infatti ottenuto tale approvazione che dovrebbe garantire una soluzione per il problema del randagismo nella nostra città.
Attendiamo fiduciosi lo sviluppo e la conclusione della vicenda. Ma nel frattempo, è necessario esprimere delle considerazioni: un grazie a chi non si volta dall’altra parte e cerca di sopperire, con il proprio impegno personale, alla latitanza delle istituzioni; un invito al senso di responsabilità di chi decide di adottare un cucciolo per poi abbandonarlo dopo pochi mesi; un appello alle istituzioni sanitarie affinché si possa garantire il servizio di sterilizzazione per i cani presenti sul territorio. Insomma, la soluzione definitiva del problema sarà frutto di un lungo percorso che avrà successo solo se ognuno farà la sua parte.
Enrico Acunzo
ITET “FEDERICO II”
III Ai
Cronisti di Classe 2021/22