Dal rientro in classe del 12 gennaio, avvenuto dopo due giorni in cui le scuole superiori di Capua si sono unite in uno sciopero per ottenere un rientro in sicurezza, noi studenti viviamo ormai una situazione di costante terrore. Terrore nel poter essere un pericolo per i propri genitori, per i propri nonni, per la propria famiglia e persino per gli altri compagni di classe. Nella consapevolezza che la formazione scolastica, anche in questo periodo, sia assolutamente fondamentale, non bisognerebbe, però ignorare i livelli di stress e la conseguente complicata situazione emotiva che, nel tempo, ci stanno segnando sempre di più. Il desiderio di semplici interazioni con altre persone, di cui ci siamo privati per tanto tempo e assolutamente comune alla nostra età, viene offuscato dalla paura di poter contrarre il Covid. Per non parlare delle infinite ore passate al gelo per assicurare un ricambio d’aria in classe. La situazione stressante, che tutto il mondo della scuola vive in questi anni, non dovrebbe passare inosservata, poiché influisce anche sulla salute mentale dei giovani. L’impressione, invece, è “i grandi” hanno come unica preoccupazione l’economia del Paese e le beghe politiche. Probabilmente uno degli effetti del covid sarà anche una maggiore incomprensione fra le generazioni e un ulteriore distacco dei giovani dalla politica, sempre più vista come una cosa lontana ed incomprensibile. Credo che non l’Italia non abbia saputo cogliere un’opportunità: i fondi stanziati per l’acquisto di mascherine pessime e non sicure e per banchi-giocattolo potevano essere utilizzati per migliorare l’edilizia scolastica, sdoppiare le classi numerose, potenziare i trasporti.
In ogni caso, il mio augurio per me stessa e per i miei compagni è che si possa ritornare alla normalità e far tesoro delle esperienze di questi due anni di incubo.
IMMA TIZZANO
ITET “FEDERICO II”-CAPUA
Cronisti di Classe 2021/22