È successo esattamente 41 anni fa, il 23 novembre del 1980. È una data che ha segnato profondamente il nostro paese, e viene ricordata per le migliaia di persone che persero la vita in poco meno di due minuti, ma per chi visse la tragedia sembrarono attimi interminabili. Considerato uno dei terremoti più gravi della storia moderna italiana, data la forte scossa di magnitudo 6.9, che nonostante l'epicentro fosse tra Basilicata e Campania, viene avvertito in mezza Italia, cambiando la vita delle persone coinvolte in tale distruzione. All'epoca la protezione civile non era stabile come lo è oggi, questo portò ad un rallentamento dei soccorsi. Moltissimi senzatetto vennero disposti in tende e vagoni; a peggiorare la situazione fu l'inizio della stagione invernale, che non aiutò le persone prive ormai delle loro case. Si aprirono dei fondi per la ricostruzione, ma nonostante la quantità di denaro pubblico versato, durò decenni, facendo vivere un incubo ad intere famiglie coinvolte. Ed è proprio per le vittime e
per chiunque abbia sofferto che oggi noi ricordiamo.
Adriana Raimondo
5B/SU Liceo Salvatore Pizzi di Capua