Pochi giorni fa ci siamo svegliati con delle notizie veloci, in evoluzione, senza ancora un corpo per farci rendere conto della portata di quello a cui stiamo (ma soprattutto stanno, in Ucraina) realmente assistendo. La guerra della Russia contro l’Ucraina è iniziata. Un’invasione senza precedenti in Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Poi sono arrivate le immagini.
Una doccia di acqua gelata che ci sta ricordando quanto facilmente la violenza può arrivare alle porte di casa.
Circolano in rete video di scene raccapriccianti: padri costretti a dire addio ai propri pargoli; figli che salutano i propri genitori per combattere, consapevoli dell’improbabilità di un loro rincontro; bambini che parlano di guerra e che vedono davanti ai propri occhi morte e distruzione anziché un luminoso futuro.
Tante sono le persone di origine ucraina residenti nel nostro territorio che stanno chiedendo aiuto per la popolazione della loro nazione.
Proprio per giungere in loro soccorso sono state organizzate delle raccolte di medicinali di ogni genere, indumenti, cappelli, coperte, torce, prodotti alimentari e tanti altri beni necessari per la sopravvivenza nei luoghi attaccati.
Mai ci saremmo aspettati, dopo due anni di pandemia che ha portato numerose morti e tanto dolore, di ritrovarci a parlare di “guerra” nel 2022. Tutto ciò è una fallimento dell’intera umanità, della diplomazia ed è la dimostrazione che la storia si ripeterà sempre, se glielo permettiamo.
Francesca Di Lettera 3scoD, Liceo “S.Pizzi”
Cronisti di Classe 2021/22