Nonostante le campagne di prevenzione, i fumatori non mollano l'osso.
I prodotti derivati dal tabacco sono interamente o in parte fatti di foglie di tabacco. Tutti contengono una forte dose di nicotina, un agente psicoattivo che crea dipendenza. Le moderne sigarette contengono circa 400 sostanze chimiche, di cui almeno 250 sostanze dannose e 50 cancerogene.
Le immagini di polmoni e gole malate sui pacchetti di sigarette non sono riuscite a far cambiare le abitudini di tanti fumatori.
A causa della ingente commercializzazione di sigarette, infatti, moltissime persone in tutto il mondo hanno iniziato a fumare e hanno sviluppato dipendenza dalla sigaretta a causa della nicotina.
Secondo le statistiche, in Europa, il 94% dei fumatori ha iniziato a fumare prima dei 25 anni e circa il 20% dei 15enni fuma almeno una volta alla settimana.
I rischi per la propria salute sono gravi e, per questo motivo, nel 2014 la Commissione europea ha proposto nuove misure per disincentivare il fumo.
Tra le principali misure introdotte, la Commissione ha deciso di aumentare il numero e la grandezza delle immagini e delle avvertenze sanitarie sui pacchetti di sigarette (che, ora, coprono il 45% del pacchetto), sono stati vietati gli aromi e i trinciati nelle sigarette (come il mentolo) e, infine, è stata vietata la vendita dei pacchetti che contengono meno di 20 sigarette.
Nonostante queste misure cautelative, però, il fumo rimane ancora la principale causa prevenibile di morte e circa 700.000 persone muoiono a causa di esso ogni anno.
I danni del fumo sono molteplici: le sostanze contenute in esso, infatti, possono provocare mutazioni del DNA e causare lo sviluppo di malattie che possono risultare mortali. Le malattie più diffuse causate dal fumo sono, tra le altre, tumore, ictus e infarto.
In media, i fumatori perdono circa 14 anni di vita a causa del fumo.
Anche in provincia di Caserta, come si evince dal raffronto tra i dati rilevati nelle scuole casertane ed i dati generali nazionali, il problema del tabagismo è particolarmente esteso nelle varie fasce di età; la percentuale dei fumatori, inoltre, è ancora più elevata nei maschi rispetto alle donne in tutte le fasce di età. Per far fronte a questa emergenza, in tutto il territorio casertano sono stati attivati Centri Antifumo come, ad esempio, il “Centro per smettere di fumare” presso l’Azienda Ospedaliera di Caserta o quello presso il Presidio Ospedaliero di Santa Maria C.V.
La speranza, ovviamente, è che queste ulteriori misure, unite alle precedenti, siano in grado di scoraggiare le persone al consumo di tabacco.
Giovanni Cerchiello,
Liceo S. Pizzi V sc/B
Cronisti di Classe 2021/22