Il prossimo 8 e 9 giugno si terranno le elezioni per il rinnovo del Sindaco e del consiglio comunale di Castel Volturno. A contendersi la fascia tricolore della città litoranea: Luigi Umberto Petrella, sindaco uscente di Fratelli d'Italia; Anastasia Petrella supportata da Gennaro Oliviero, Presidente del Consiglio della Regione Campania; Pasquale Marrandino, candidato dei moderati dell'On. Zannini; Cesare Diana sostenuto da cinque liste civiche e diverse associazioni operanti da anni sul territorio comunale.
Diverse le singolarità riscontrate dai cittadini nel corso di questa infuocata campagna elettorale. A destare perplessità la spaccatura nelle famiglie, esempio emblematico il caso del sindaco Petrella, candidato del centro destra in opposizione alla sua parente Anastasia Petrella, che si colloca nell'area di centro-sinistra. Altro aspetto oltre alla lotta tra consanguinei, è la forte sponsorizzazione dei candidati da parte di figure politiche percepite dai residenti come padri padroni, fatta eccezione per Cesare Diana che non fa capo ad alcun partito politico. Com'è ben noto Oliviero, Zannini e Graziano, si contendono senza esclusione di colpi il territorio comunale gravato da anni di malagestione, perpetrata nel tempo sia dagli amministratori di centro destra che di centro sinistra e che ha danneggiato gravemente l'intera comunità, ormai diffidente.
Fa discutere anche la spaccatura nel centro destra, evidenziata dal fatto che Forza Italia non ha dato l'appoggio alla ricandidatura di Petrella, il quale è stato invece sostenuto da Lega e Fratelli d'Italia.
Inoltre, un vero e proprio scontro di tipo generazionale sta contribuendo ad infiammare la campagna elettorale castellana. Una lotta in atto anche sui social, dove non le manda a dire Cesare Diana, leader della coalizione "Progetto per Castel Volturno", che trova appoggio nei sostenitori delle diverse associazioni civiche ed ambientaliste, che negli anni si sono attivate dal basso per imporsi ai tavoli istituzionali e raggiungere concretamente obiettivi trascurati dagli amministratori locali.
Lo stesso Diana, ha anche evidenziato come occorra “trovare un giusto equilibro tra la voglia di fare giovanile e l'esperienza, poiché il solo aspetto anagrafico è irrilevante se non controproducente, visti i devastanti risultati della giovane e incompetente amministrazione Russo.”