Il 25 gennaio, alle ore 16:30, quale preludio alle celebrazioni de “Il Giorno della Memoria”, al Liceo Garofano, c’è stato il sesto incontro de “Il Caffè Letterario”, attività guidata dalla prof.ssa Vittoria Simone e sostenuta dalla Dirigente scolastica Mariachiara Menditto. Ospite di questo incontro è stato Rezak Hukanovic con il libro: “IL DECIMO GIRONE DELL’ INFERNO”, revisionato dall’ interprete Azra Nuhefendic, nel quale lo scrittore parla, in terza persona, della sua dolorosissima esperienza all’ interno dei campi di concentramento in Bosnia. Hukanovic è stato uno tra i tanti musulmani e cittadini bosniaci e croati che hanno vissuto terrore, tortura e morte nei campi di Omarska e Manjaca, mentre il resto del mondo se ne stava semplicemente a guardare. Lo scrittore-giornalista, prima di iniziare a parlare di fronte al pubblico presente, ha rilasciato una video intervista ai ragazzi della Quarta A dello Liceo Scientifico Tradizionale, Alessio Corbo e Lesley Attenni. Durante l’incontro ha sicuramente soddisfatto, con le sue risposte, tradotte dalla giornalista Azra Nuhefendic, le nostre curiosità, illustrando con chiarezza l’atmosfera tetra di quei giorni, i suoi sentimenti e il suo dolore di fronte a quelle violenze aberranti, sconcertanti, senza senso. Grazie all’introduzione sul contesto storico dell’epoca in Jugoslavia del Prof. di Storia e Filosofia Davide De Stavola, tutti gli studenti presenti sono riusciti a capire le cause dei conflitti etnici in quella parte d’Europa e a porre attenzione, senza comunque riuscire a trovare valide “giustificazioni”, sui motivi dell’implacabile odio e dell’esasperata violenza dei Serbi contro Croati e Bosniaci. In seguito, comunque, Razac ha affermato, in modo pacato, di non perdonare i criminali contro la comunità, perché altrimenti la generazione futura non sarebbe in grado di capire la sua sofferenza, ma, nel contempo, di non provare odio, in quanto, provare questo sentimento, significherebbe scatenare una nuova guerra e nuove violenze. Per trasmetterci tutto il dolore da lui provato ha affermato che vivere quell’esperienza ha significato per lui e per tutti gli altri “entrare” in un girone dell’inferno di Dante, ancora più profondo del Nono, il Decimo appunto, il più straziante e sconvolgente. Hukanovic è stato paragonato, per il suo racconto, a testimoni dei campi di sterminio nazisti come Primo Levi, autore di “Se questo è un uomo”. Ancora una volta l’attività del Caffè Letterario, svolta al Garofano, ci ha permesso di appassionarci e conoscere tematiche importanti della storia e della società contemporanee. Noi studenti, ringraziamo Rezak Hukanovic per averci raccontato la sua triste storia e salutiamo tutti con il nostro motto: “Per sognare non bisogna chiudere gli occhi, bisogna leggere“. Alla prossima…
MARIA LESLEY Attenni IV A