Da quando si presentò qui, nel “loco natio”, la sua silloge poetica “Ancora viva” edita da Mediterraneo, cioè dal 15 dicembre 2018 ad oggi la scrittrice Maddalena Della Valle ha fatto registrare un progressivo successo di pubblico e di critica, consolidatosi specialmente dopo l’uscita, nel 2021 presso le Edizioni Lastarìa, del romanzo autobiografico “La casa della domenica”, nel quale ripercorre gli anni tremendi della sua fanciullezza successivi alla separazione dei genitori.
In effetti, per questo romanzo - impregnato di situazioni toccanti, di episodi controversi e scritto in forma meravigliosa, al punto da suscitare attenzioni e consensi in variegati e rinomati àmbiti culturali di realtà geografiche anche lontane - Maddalena Della Valle è risultata vincitrice assoluta, in Calabria, dell’importante Premio letterario “Kerasion”-Sezione Narrativa. Ecco la motivazione ufficializzata durante la cerimonia del 27 agosto 2022: “Si sottolinea l’ottima capacità narrativa dell’autrice. La scrittura, delicata e profonda, dà al lettore delle istantanee di un passato in bianco e nero in cui si cristallizzano i vissuti della protagonista, Mila, “la bambina del silenzio”. La storia è raccontata ora in prima persona ora in terza. La protagonista, ormai donna, osserva se stessa bambina, attualizzando tutti i suoi ricordi. Ma quelli che dominano la scena sono i ricordi più tristi, quelli della casa della domenica, quella del padre, ormai separato dalla madre. La casa in cui Mila non si sentirà mai veramente amata”. Risultano così ulteriormente esplicitate le ragioni per cui, in precedenza, già il 29 novembre 2021 a Castel Volturno, nel contesto della seconda edizione del Premio “La Tortuga” (riservato alle Eccellenze di Terra di Lavoro), era stato conferito alla scrittrice un importante riconoscimento “Per la sua eccezionale produzione letteraria da cui traluce dolente, creativo eppure denso di speranza, il vivere umano”. Di lì a pochi giorni ella sarebbe stata presente, a Roma, alla Fiera Nazionale della piccola e media Editorìa. E, nello stesso dicembre 2021, il magazine Informare, diretto da Antonio Casaccio, dedicò un’intera pagina all’autrice intervistata dal giornalista Nicola Iannotta.
Numerosi e significativi, nel corrente anno 2022, gli eventi e gli appuntamenti che hanno portato Maddalena Della Valle alla ribalta, sia sul versante propriamente letterario, sia in funzione di autorevole testimone di valori umani e socioculturali riconducibili soprattutto alle migliori identità della donna e della madre, ai diritti inalienabili dell’infanzia, alle positive dinamiche relazionali. Particolarmente vibrante la serata del 6 agosto, allorché ha ricevuto l’attestato di eccellenza tributatole dall’Amministrazione comunale di Cancello ed Arnone guidata dal sindaco Raffaele Ambrosca.
In questo mese che volge al termine si è poi sviluppato un fittissimo calendario che l’ha vista impegnata fin dal 1° ottobre, al Palazzo reale di Napoli, come ospite di “Leggilibri”, la rubrica della Tgr Rai Campania, nella puntata in cui Claudio Ciccarone ha coordinato il forum “La Letteratura è Femmina”. Inoltre, il 6 ottobre ha saputo egregiamente assumere il ruolo di protagonista agl’Incontri d’Autore di Angri (Salerno), allorché con la moderatrice Biancagiuliana Pepe ha sviluppato un confronto di rilevante interesse.
Qualche giorno di pausa e Maddalena Della Valle è stata addirittura chiamata a varcare le Alpi per raggiungere la Svizzera: infatti, l’8 di ottobre a Mendrisio (nel Canton Ticino) ha ritirato il Premio Speciale Zurigo nell’ambito dello Switzerland Literary Prize, una prestigiosa competizione internazionale ricorrente in territorio elvetico “per accomunare le popolazioni di tutto il mondo, condividere emozioni e valorizzare le culture linguistiche”.
Appena dieci giorni fa, il 21 ottobre ad Ogliastro Cilento, la nostra scrittrice ha incantato i presenti alla manifestazione intitolata “Storie al femminile”. Per la circostanza, una rivista salernitana ha definito l’incontro “Un delicato viaggio dell’anima dove la fragilità e i tormenti possono, a volte, aprire la porta anche ad un lieto fine”.
In questa tenera sintesi si indovina, forse, il “segreto” culturale di Maddalena Della Valle e della sua poetica: esplorare realisticamente la vita, soffermarsi con rispetto davanti alle esperienze di dolore, ma non smarrire mai la speranza, gli anèliti alla felicità possibile e sostenere sempre le logiche misteriose e potenti dell’amore.