GMF 1395Vito Busillo, presidente dell’Unione regionale Consorzi gestione e Tutela del Territorio e Acque irrigue - Anbi Campania, ha chiesto con una lettera indirizzata al vicepresidente della giunta della Regione Campania e assessore all’Ambiente Fulvio Bonavitacola e alla Direzione Generale per l’Ambiente, la Difesa del Suolo e l’Ecosistema di fissare a breve un incontro volto a “definire le modalità, le possibili forme e termini della partecipazione dei Consorzi di bonifica” al Piano nazionale di ripresa e resilienza, in modo da fissare al più presto i criteri di selezione anche per i 193 progetti del comparto della difesa suolo espressi dai 12 Consorzi campani per un valore complessivo di 623 milioni di euro.

I tempi sono stretti, perché l’Ente di Palazzo Santa Lucia dovrà procedere all’invio degli elaborati a Roma per poter procedere al finanziamento con le procedure e i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza entro il 30 settembre prossimo.

Nella missiva il presidente Busillo, ricorda innanzitutto come – sulla base dell’articolo 3, comma 2 della legge regionale della Campania n. 4/2003 che disciplina le competenze dei Consorzi di bonifica – a questi enti sono affidati “interventi nel campo della difesa del suolo da eseguirsi nei comprensori di bonifica” che sono “di competenza di codesta Direzione Generale per l’Ambiente, la Difesa del Suolo e l’Ecosistema”.

E in Campania i territori interessati dalla bonifica coprono oltre il 60% della superficie territoriale della Regione per circa 900.000 ettari su un totale di 1.367.100. Inoltre, nelle aree di pianura una superficie di circa 286.000 ettari è servita da opere di scolo - realizzate e gestite dai Consorzi - e di questi oltre 16.000 ettari sono influenzati dal livello del mare e richiedono il sollevamento meccanico con impianti idrovori.

“Sulla scorta di tali prerogative di legge, unite alla comprovata capacità ed esperienza specifica maturata
in decenni di presenza continua sul territorio regionale – continua Busillo nella lettera indirizzata a Bonavitacola - si chiede a codesta Autorità regionale di voler tenere in considerazione - nell’ambito del complesso di attività comprese nella Missione “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica” - il sistema dei Consorzi di bonifica campani che, a parere dello scrivente, potrebbe validamente partecipare a molteplici iniziative tra le diverse misure previste, in primis la Misura M2C4 - Tutela del Territorio e della Risorsa Idrica, contribuendo al contrasto del dissesto idrogeologico e alla riduzione dal rischio idraulico cui è sottoposto il territorio regionale”.

Busillo – infine – nel richiedere l’incontro a Bonavitacola e alla Direzione generale per la Difesa Suolo lancia un appello: “E’ noto ed evidente che il Pnrr - dopo il disastro della pandemia - rappresenta un’occasione di rilancio
per il Paese e per la stessa Regione Campania, alla quale tutti i cittadini sono chiamati a partecipare: non
si escluda da questo impegnativo compito il sistema dei Consorzi di bonifica campani che, forte di una
struttura e di una organizzazione di uomini e mezzi presente diffusamente e ininterrottamente sul territorio
regionale da circa 70 anni, desidera mettere a disposizione tutta la propria organizzazione per dare un
contributo di lavori e servizi in favore della difesa e della valorizzazione del territorio regionale”.

 

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