“Ora sei ufficialmente un Veneto di importazione!”. Queste le parole rivolte a Nicola Goglia, giovane e ambizioso pasticciere di Casal di Principe, lo scorso venerdì 1° ottobre, giorno in cui si è effigiato di un nuovo ed ambito riconoscimento che accresce i meriti alla celebre azienda Emilio Il Pasticciere: il leone d’oro per meriti professionali.
“Tutto è successo durante l’ultima settimana di settembre. La pasticceria fu contattata dalla presidenza che assegnava il premio, e ci fu riferito che la nostra azienda era stata segnalata – anonimamente – come papabile alla vittoria; «ci vediamo tra quattro giorni a Venezia», ci fu detto, e fu subito stupore e meraviglia tra noi in pasticceria. Nessuno se lo sarebbe aspettato”. Queste le parole di Nicola Goglia, che definisce il Roccobabà, la specialità indiscussa, “una vera e propria creatura, preparata con il massimo impegno e la più viva passione”. Emilio il Pasticciere nasce a Casal di Principe nel 1980 come Pasticceria Emilio, e dalle idee ferventi della famiglia Goglia è scaturita la rivoluzione del classico babà. Il dolce nasce all’inizio come un semplice babà al cioccolato, ed è grazie a Rocco Barocco che prende il famoso nome: lo stilista incaricò Emilio di preparare i dolci per una cena di lavoro, e all’assaggio di questo babà ripieno di gelato e ricoperto da panna e glassa al cioccolato rimase sbalordito: il suo gusto equilibrato ed intenso lo aveva rapito a tal punto da spingerlo a firmare la creazione. Da quel momento, la strada del Roccobabà è stata solo in salita, e lo è tutt’ora.
Anche il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, ha espresso la sua gratitudine alla storica pasticceria “perché con la sua arte e con questo meritato premio rende onore alla sua città”. Ed infatti, Nicola parla della pasticceria come un’arte, fatta di tecnica, disciplina e studio. “Sono sempre stato un ragazzo a cui piaceva studiare, ma quando ho capito che lo studio mi avrebbe allontanato dalla pasticceria, la mia vera passione, ho dovuto decidere; e decidendo feci una promessa, di non essere mai banale e di cercare sempre il massimo […] Il mio obiettivo è non avere obiettivi, mi interessa solo migliorare e sapere oggi più di ieri e domani più di oggi”. La guida paterna, che lo ha indirizzato verso la conoscenza del suo mestiere, è stata fondamentale per la sua crescita professionale, tanto che definisce il padre un “grande maestro, che mira ai miei stessi traguardi ma con una prospettiva diversa”.
È stato molto forte il segnale che questa vittoria ha portato al paese, al quale Nicola è indissolubilmente legato: “è un orgoglio per me vedere centinaia di persone da tutta la Campania e da tutta Italia che vengono qui per i nostri prodotti, arrivano nella strada dove ho imparato ad andare in bicicletta, a guidare prima lo scooter e poi la macchina. Nella strada dove oggi faccio ciò che mi piace. Spesso sono stato etichettato per essere “quello di Casal di Principe, il paese della camorra”, ma nonostante queste vane accuse io ho sempre creduto nella mia terra, e non la rinnegherei per nulla al mondo”, afferma con fierezza.
Capasso Francesco Rocco
Classe seconda – sezione B
Indirizzo Scientifico
Liceo Statale “Salvatore Pizzi”