L’attesa della nuova Amministrazione comunale non è solo il voler coltivare una speranza di una nuova e migliore pagina di vita per la città di Capua ma vorrebbe essere l’inizio di una normalità inesistente in quanto a tanti servizi, opportunità e diritti per i cittadini. Poter disporre di un campo sportivo che c’è ma che resta abbandonato nell’indifferenza di compagini politiche alla guida di Capua che hanno rappresentato il nulla amministrativo è certamente un diritto; poter avere una riviera libera da deiezioni dei cani senza dover fare uno slalom è certamente un diritto; poter contare su una raccolta dei rifiuti funzionale e puntuale, pagata profumatamente, è certamente un diritto. Il controllo del territorio, inteso non solo come controllo dei veicoli coperti dall’assicurazione o dalla regolare revisione ovvero una piazza, quasi vuota da pedoni ma libera dalla sosta selvaggia delle auto è certamente un diritto. E magari riuscire a stanare almeno uno dei tanti incivili che sistematicamente abbandonano rifiuti ingombranti , anche nel pieno centro storico, è non solo una questione di civiltà negata ma anche un diritto del cittadino. Da settimane un dissuasore della sosta giace divelto lungo via Seminario; un pericolo, considerato che per la sua forma potrebbe scivolare lungo la strada, provocando gravissimi danni a persone e a cose. Un paletto di ferro che mantiene la recinzione in piazza Medaglie d’Oro buttato nell’aiuola e lasciato lì è una questione di civiltà, di decoro oltre che un diritto di chi vive la città a poter usufruire di spazi pubblici senza correre rischi. Ma del resto, il concentrato di nullità amministrativa a cui i cittadini si sono dovuti abituare per via della chiusura della villa comunale, una vergogna a cielo aperto e tra i segnali più evidenti del pressapochismo gestionale di questi ultimi anni dovrebbe essere una prova evidente di come, per risolvere qualsivoglia problema, a Capua è impresa ardua o impossibile. A breve l’inizio della campagna elettorale; nei programmi i cittadini sono speranzosi di leggere, tra le tante promesse spettacolari e “supermegagalattiche”, anche la sistemazione del dissuasore della sosta caduto nell’indifferenza di tutti quelli che avrebbero l’obbligo morale, giuridico, di servizio di provvedere alla sua sistemazione.
