Nemmeno il caldo ferragostano ferma la politica a Capua.
Il movimento civico politico “Insieme per Capua”, il cui coordinatore cittadino è l’avv. Roberto Barresi, ha reso noto che, raccogliendo le numerosissime lamentele dei cittadini, da tempo espresse senza alcun riscontro da parte dell’amministrazione comunale, ha provveduto ad inoltrare un esposto dettagliato, nel quale vengono segnalate gravi violazioni ambientali nel territorio di Capua. L’esposto, sottoscritto oltre che dallo stesso Barresi anche da numerosi cittadini ed aderenti al citato movimento civico, è stato indirizzato alla Procura della Repubblica di S. Maria C.V. ed a quella di Roma, al Prefetto di Caserta, al Sindaco ed all’Assessore all’Ambiente del Comune di Capua, al Questore di Caserta, al Direttore Generale ASL Caserta, al Dirigente Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica - ASL Caserta, all’ARPAC, al Comandante Generale, nonchè ai Comandanti della Compagnia di pertinenza, della Stazione locale e del NOE di Caserta dell’Arma dei Carabinieri.
L’oggetto dell’esposto è rappresentato dal problema di emissioni olfattive moleste, che investono ampie zone del territorio, soprattutto nel tardo pomeriggio e nelle ore notturne, che superano abbondantemente la normale tollerabilità e che costringono i cittadini a dormire, specie in questi giorni torridi, con le finestre chiuse. Tale cattivo odore costituisce una violazione ambientale nel momento in cui viene percepito come disturbo dalla popolazione residente, come segno di un ambiente degradato e, nel caso specifico della città di Capua, il cattivo odore sembra riconducibile, tra le altre cause da accertare compiutamente, anche ad attività di fermentazione per la produzione di biomasse, enzimi e/o metaboliti industriali con collaterale produzione di gas che evidentemente viene disperso in aria in mancanza di idonei dispositivi di blocco o di filtraggio, a danno della popolazione residente.
Inoltre – ha evidenziato Barresi - si verificano spessissimo casi di abbandono di rifiuti, senza alcun controllo e senza che l’amministrazione comunale – nonostante le assicurazioni più volte promananti dalla stessa – abbia provveduto ad istallare telecamere di videosorveglianza che, con poca spesa, avrebbero potuto, in molti casi, dare un volto ed un nome ai responsabili di ciò.
Ed ancora, si evidenzia nell’esposto, lo sversamento territoriale e, precisamente, nel fiume Volturno, di liquidi non identificati ma di colore scuro che giungono al fiume da un canale posto nella zona “Riviera” di Capua, ben noto ai capuani e facilmente individuabile.
A tutto ciò, si aggiunge la presenza, in pieno centro e, precisamente in Via Corte della Bagliva, di una grossa antenna di proprietà – a quanto è dato sapere – della TIM, nota a Capua come “Mostro Tim”, posta peraltro a circa 50 metri da tre istituti scolastici, di cui uno frequentato da bambini in tenera età, che ospitano tutti i giorni una popolazione di circa 2300 persone, tra scolari, studenti e personale scolastico.
Infine, in Via Scarano (Rione Boscariello), vi sono centinaia di carcasse di autovetture lungo detta via, nonché rifiuti pericolosi abbandonati, il cui copiosissimo percolato costituisce certamente fonte di inquinamento ambientale, con conseguente gravissimo danno da inquinamento ambientale per la salute pubblica e per la pubblica incolumità dei cittadini ivi residenti.
Da tutto quanto evidenziato nell’esposto – ha dichiarato Barresi - emergono situazioni gravissime, pericolose ed insostenibili, su cui è necessario fare presto chiarezza nell’interesse dei cittadini, nonché a garanzia e tutela della salute pubblica. L’amministrazione comunale e le istituzioni preposte hanno il dovere di provvedere a svolgere correttamente il proprio ruolo.
“Il movimento politico Civico “Insieme per Capua, da sempre dalla parte dei cittadini e della legalità, con tutti i suoi componenti, che ringrazio per l’attaccamento al bene pubblico cittadino, vigilerà sugli sviluppi della questione ed andrà avanti fino in fondo, soprattutto nel caso in cui dovessero emergere responsabilità derivanti da tali gravi violazioni”