comunedicapua1A Capua la campagna elettorale per il rinnovo del prossimo consiglio comunale sta entrando nel vivo. Per la mia storia personale e propensione politica seguo con attenzione l’avviod el confronto, con un tavolo di negoziato che finalmente è stato attivato tra le forze democratiche e progressiste. E’ un buon segnale che può fare emergere anche innovazioni sul piano programmatico e dei contenuti per il futuro della città.A tal fine, a nome delle Piazze del Sapere cercherò di dare un contributo di merito sul piano culturale e delle idee, dei progetti da mettere in campo. In primo luogo la nuova amministrazione dovrà porsi come obiettivo prioritario quello di sbloccare alcune ”vertenze” aperte con la Regione Campania ed il Governo nazionale per portare a soluzione problemi decennali di carattere infrastrutturali e logistici, come quello della riapertura del ponte sul Volturno, che sono essenziali per i collegamenti tra la conurbazione casertana e quella aversana con la fascia costiera domiziana e con le zone interne – così come vengono tracciati dal corso dello stesso fiume. Come pure vanno riprese con forza le questioni legate alla sanità e ai servizi ospedalieri di cura e di prevenzione. In secondo luogo vanno sostenuti pubblici e privati per risanare e ristrutturare alcune zone e rioni, per rendere vivibile ed attrattivo il centro storico della città con le sue attività commerciali, di servizi, ma anche come luogo di incontro, di partecipazione e di cittadinanza attiva, come avveniva un tempo, grazie anche al rilancio di attività tradizionali come quelle del carnevale.
In terzo luogo bisogna creare le condizioni per ripartire con la cultura come fattore di coesione sociale e di conoscenza, con idee ambiziose e progetti forti per poter valorizzare appieno il ricco patrimonio storico ed artistico, che in alcuni casi versa in condizioni pietose di abbandono e di degrado. Basta pensare al castello di Carlo V, tanto imponente quanto inaccessibile, o quello dei Normanni (detto delle Pietre), anch’esso chiuso e vuoto, orami in palese decadenza, con l’adiacente splendida Sala d’Armi. Ma poi ci sono tanti altri beni comuni che possono essere resi fruibili e accessibili, alcuni monumenti e chiese che sono dei veri gioielli unici nel loro genere (come la chiesa dell’Annunziata e la vicina abitazione del musicista G. Martucci, per fare solo alcuni esempi). Senza dimenticare la bella villa comunale o la storica cinta delle fortificazioni, che vanno bonificate per poter ritornare ad essere dei luoghi di richiamo e di attività ricreative. In tal senso va considerato rimarchevole lo sforzo di rilanciare le attività del teatro Ricciardi, una vera porta di accesso alla città, che si collega all’altro spazio organizzato dall’Open Space Teatro nel palazzo Fazio, sede anche di Capuanova. In quarto luogo occorre realizzare un sistema di servizi di accoglienza e di comunicazione per rendere veramente attrattiva la nostra città con le sue bellezze ed i suoi tesori, da poter inserire con piena dignità negli itinerari turistici collegati alla Reggia Vanvitelliana e al Real Sito di Carditello.
In quinto luogo bisognerà creare forme di collegamento e sinergie del governo della città con i centri di eccellenza attivi sul territorio, a partire dal Cira e dall’Università., che rimangono esterni alla vita cittadina. A tal fine un ruolo decisivo lo potranno svolgere le imprese attive nei vari settori, a partire da quelle per l’accoglienza come Masseria Giò Sole e la Tenuta San Domenico, fino a tutto il vasto ambito del mondo agroalimentare e dei prodotti tipici, a partire dalla mozzarella DOP, per poter creare nuove condizioni di vivibilità e per uno sviluppo locale ecosostenibile.
Infine, ma non da ultimo, c’è tutto il fronte della legalità democratica che richiede una forte mobilitazione contro alcune piaghe sociali come quella dell’azzardo e della ludopatia, con annessa usura ed attività speculative in mano alla camorra, ad alcuni clan dei cosiddetti “casalesi”.
Per poter favorire un percorso di progettazione e di condivisione, come già abbiamo richiesto da tempo, proponiamo di costituire una Consulta per la cultura, aperta all’apporto del mondo del sapere, della scuola e delle associazioni del terzo settore, grazie anche alla definizione di alcuni progetti di carattere pubblico-privato per la gestione di beni comuni e di alcuni gioielli di grande richiamo, come il Museo Campano che A. Maiuri definì “un simbolo della civiltà italica”. In un tale percorso si possono creare sinergie e si può fare rete con le realtà più dinamiche del territorio, a partire dal TCI Aperti per voi, dall’unica libreia aperta nel centro storico di mater Parade e Luogo della Lingua, fino a Damusa APS, Blok Notes e l’Airone.
Per parte nostra cercheremo di dare un contributo specifico con una serie di eventi culturali che realizzeremo nei prossimi mesi, anche grazie all’attivazione di un sito tematico come spazio aperto di confronto e di dialogo: www.ilcantieredelleidee.info . Inoltre, insieme con alcuni amici appassionati della storia millenaria della nostra città continueremo a produrre materiali di ricerca e di documentazione, anche con nuovi saggi e studi che sono in via di pubblicazione.

 

Pasquale Iorio, le Piazze del Sapere

 

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