Da un’idea della Dirigente Scolastica Dott.ssa Angelina Lanna, nasce FALCO PRESS, il giornale web dell’Istituto Tecnico “G. C. Falco”, del quale la Preside è l’editrice e la Prof.ssa Angela Nespoli la direttrice.
La redazione è composta esclusivamente da studenti, sottolinea la Dirigente, le figure da individuare sono davvero tante: redattori, correttori di bozze, tecnici della pubblicazione, fotografi, vignettisti, cineoperatori e opinionisti.
Si tratta di gestire un giornale web vero e proprio, incanalando la creatività degli studenti, affrontando tematiche che stanno loro particolarmente a cuore, partendo dalle esigenze quotidiane e seguendo un percorso informativo e formativo.
Ovviamente, gestire un giornale e pubblicare articoli non implica solamente la capacità di “saper scrivere”, una redazione virtuale o materiale, si nutre del lavoro di squadra.
E’ un progetto complesso che richiede la gestione coordinata di diverse componenti, unite dall’obiettivo di realizzare nella scuola una vera e propria redazione giornalistica.
Il “lancio” del giornale web è stato voluto dalla Dirigente Lanna proprio in questi giorni, in concomitanza con la Giornata Internazionale di Prevenzione dei Fenomeni di Cyber bullismo (Safer Internet Day), in quanto, mai come in questo momento di isolamento forzato, gli studenti necessitano di un’attenzione particolare. La nascita di un giornale web, continua la DS, può essere un valido supporto educativo, interdisciplinare, trasversale, perché sollecita le abilità di ciascuno studente, facendo leva sulle soft skills e promuovendo un’educazione alla cittadinanza digitale a tutto tondo, come indicato dall’Agenda 2030.
“Ho voluto incentivare la partecipazione alla redazione del giornale web della scuola, promuovendo l’attribuzione di credito formativo per i partecipanti, in quanto credo fortemente nella valenza educativa della progettualità messa in campo”, continua la DS Lanna, dunque, “FALCOPRESS” diventa una sorta di luogo di aggregazione, confronto e crescita, dove il web diviene “sicuro” perché viene vissuto dai ragazzi come mezzo di confronto e non di scontro, diviene un’ulteriore “vetrina” di una istituzione scolastica che cura tutti gli studenti, nessuno escluso.