Riceviamo e pubblichiamo integralmente le riflessioni di un ex funzionario comune di Capua sul degrado che attanaglia da decenni la nostra città.
"Da una delle tante trasmissioni televisive giornaliere impostate sulla politica italiana, ho recepito un aspetto che mi ha offerto un spunto riflessivo che vorrei condividere con Lei, valutandone eventuali valenze con le vicende interessanti il nostro territorio negli ultimi decenni, che hanno causato il degrado in cui versa la città, in particolare sotto l’aspetto occupazionale.
Un giornalista della carta stampata on-line ed anche scrittore, discutendo su di un libro che evidenziava la crescita esponenziale della povertà in cui versa il paese che ha coinvolto ceti sociali fino ad oggi impensabili (professionisti, ceto medio), individuava le cause di questo nuovo e singolare aspetto sociale, con la mancanza della politica di aver saputo utilizzare due verbi:
- Valutare;
- Programmare.
Lei crede, sig. Sindaco, che la politica in generale e quella che maggiormente interessa il nostro territorio, abbia mai usato, nel gestire la cosa pubblica, questi due verbi?.
Personalmente penso proprio di no ed ancor più lo penso se osserviamo lo stato in cui versa la nostra città, ove in circa trent’anni, ha visto perdere un ospedale, perdere la Scuola Militare di via Brezza, chiudere alcune fabbriche, nel silenzio generale, come l’OMA SUD; da oltre quattro anni, non si riesce a risolvere il problema della viabilità causato della inagibilità del ponte, problematiche queste che hanno causato un deterioramento commerciale ed occupazionale.
Opportunità di scelte in controtendenza potrebbero essere colte a volo, come quella di fare proprio il servizio Acquedotto, in scadenza della trentennale concessione (31 ottobre 2021), facendo, quindi, proprie le risorse ivi esistenti, quali il personale, i mezzi e soprattutto le entrate, non attualmente eccelse quelle comunali. Ma pare che la politica locale (Amministrazione), voglia disporre una proroga (legittima?) al Concessionario che sicuramente darà spazio alla conferma dei licenziamenti già in corso e successivi, tra l’altro, a cassa integrazione attuata, fino a quanto ritenuta necessaria e legittima (?).
Nessuna programmazione, né tantomeno valutazione, è stata mai posta al problema del personale comunale, così carente per decine di pensionamenti avvenuti, non certamente imprevedibili che hanno determinato gravi disservizi alla cittadinanza, la quale, spesso, ha dovuto ricorrere presso Comuni limitrofi per disporre di una nuova carta d’identità. Il problema del personale, poi, è stato affrontato solo in queste ultime ore (programmare!!) utilizzando (per la fretta!?) però una modalità che offende e penalizza i giovani capuani ai quali è stato impedito di partecipare ad eventuali concorsi pubblici che potevano essere ben programmati, ma è stato deciso di utilizzare graduatorie di concorsi pubblici già definiti.
Lei sig. Sindaco, pur non avendo avuto grande responsabilità nel degrado sociale della città, ma in quelle relative al personale comunale e alla gestione dell’Acquedotto post concessione, si, ritiene che la politica locale abbia saputo utilizzare i verbi : valutare e programmare?"
Un cittadino ed ex funzionario comunale