villa      Stanno iniziando! Già! Le fasulle giovani marmotte capuane stanno iniziando lentamente ad organizzare giornate ambientaliste farsa, laboratori politici vacui, inutili proclami sui canali social auspicanti a riflessioni per la città del domani. Presto si vedranno negli spazi verdi cittadini dei politicanti e degli aspiranti alla poltrona muniti di mazze, falce, motosega, decespugliatori, sacchetti in cui rinchiudere non solo il risultato del degrado, dell’abbandono e dell’inciviltà di alcuni cittadini ma anche i risultati della non politica, della nullità amministrativa di questi ultimi anni. Tra le tante, forse l’immagine della inadeguatezza dei finti amministratori di queste ultime schiere politiche che hanno retto le sorti della sfortunata Capua è la chiusura della villa comunale. Una vergogna senza precedenti, l’immagine caustica della inefficienze politica e la prova tangibile della incapacità di politici lanciati sulla scena che hanno solo dimostrato di esser dei dilettanti allo sbaraglio. villa3Nell’ultima esperienza amministrativa, quella del sindaco Branco, tra i tanti disattesi obiettivi, c’rea di ridare la dignità dovuta alla villa comunale, la cui chiusura sarebbe stata ascritta dalla mancanza di una recinzione che scongiurasse la caduta nel vuoto nei fossati di cinta. Nel frattempo, tra giostrine distrutte, erbacce incolte, porte dei bagni spalancate, sporcizia disseminata ovunque si scorge una falla nella recinzione. Eh già! La recinzione rappresenta sicuramente il male inesausto di questo luogo, perché da una parte la carenza di una balaustra che scongiuri cadute rovinose ne impedisce o ne re impedirebbe la riapertura e dall’altra la recinzione che dovrebbe evitare l’ingresso di malintenzionati è stata forzata, con il risultato che tantissimi giovani, senza controllo alcuno, entrano e bivaccano. Che vergogna! Sorvolando sui dissuasori della sosta abbandonati nella stradina dove insiste l’ingresso secondario. E pensare che per anni quella villa non ha avuto una recinzione. Allora tutti gli amministratori che ne hanno garantito l’apertura sapendo della mancanza della balaustra sarebbero stati dei criminali? Non c’è una formula giuridica che ricade nell’accezione più ampia dell’affidamento che possa garantire la consegna di questo luogo ad un’associazione, ad una fondazione o altro ente, che dietro l’impegno di installare a proprie spese la recinzione e di curarne la pulizia possa gestirla gratuitamente, avendo già sostenuto l’impegno gravoso di installare una paratia, di garantirne il decoro e anche l’apertura e la riapertura dei cancelli?. Negli inutili laboratori politici fucine di aria fritta, chissà se qualcuno riuscirà a far capire, prima delle elezioni, qual’è la soluzione definitiva per la riapertura della villa, senza esser costretti ad assistere all’immagine avvilente di evanescenti candidati impegnati a pulire quel luogo meraviglioso, per far credere di essere gli uomini giusti e donne giuste per l’agonizzante Capua. Nel mare delle incapacità amministrative in cui hanno provato a galleggiare frotte di sedicenti politici, nel buio di vuoti progettuali senza dare risposte alle esigenze del futuro, ci sarà ancora chi vorrà dimostrare il proprio fasullo impegno per rilanciare le sorti della città? Uno spettacolo a cui si spera di non assistere, non solo perché lo stomachevole finto volontariato offende le donne e gli uomini di buona volontà che si adoperano per dare sostegno a progetti di interesse collettivo ma perché veramente sarebbe difficile credere che imbranati, sgangherati ed incapaci improvvisati giardinieri, che hanno purtroppo già occupato i banchi del consiglio comunale e della giunta municipale abbiano, nel giro di questi ultimi due anni imparato la nobile arte di curare l’ambiente. Quindi no a candidati che arrivino in sidecar dalle ruote sgonfie; no a finte giovani marmotte, no a stregoni di laboratori politici i cui risultati sono solo esperimenti sgangherati come quelli di Gargamella; no a radical chic che parlano di Hegel ma non hanno idea nemmeno di come si amministrata una tavola casalinga.villa2In attesa di vedere quali saranno le coreografie comiche della futura campagna elettorale, l’unico auspicio è che la triade commissariale possa, almeno per uno dei tanti problemi che attanaglia questa città, individuare una soluzione definitiva, così da far capire che 7/8 mesi sono sufficienti per risolvere almeno un problema.

 

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