At the end of the planet, In our white desert... A dirla con le parole di Emilie Simon, interprete dello splendido brano Frozen World, l’Artico, il deserto bianco è proprio alla fine del pianeta, dove freddo e silenzio vivono imperanti. E c’è una illustre studiosa capauna, tra i ricercatori che analizzano anche i cambiamenti climatici e che ha vissuto un’esperienza unica tra i ghiacci lontani, alla fine del mondo. Alessandra D’Angelo, nativa della città di Ettore Fieramosca, attualmente è ricercatrice Post-Doc presso l’Università del Rhode Island – Graduate School of Oceanography, Narragansett, RI (USA) ed il suo settore di ricerca è la chimica oceanografica in ambiente polare. Molteplici gli oggetti di studio della dottoressa D’Angelo quali lo studio dello scambio dei gas serra tra mare, ghiaccio e atmosfera attraverso l’utilizzo di spettroscopia ad anello in cavità (Picarro G2201-i, CRDS), con un focus sul ruolo dell’attività microbica nella produzione/consumo di metano in ambiente artico; l’analisi sperimentale della velocità di ossidazione microbica del metano in Oceano Artico; l’identificazione e isolamento di microplastiche da ghiaccio, acqua e sedimenti in ambiente artico, attraverso microscopia ottica e spettroscopia confocale di Raman; la degradazione fisica, chimica e biologica delle particelle di plastica in ambienti artici; l’ identificazione delle masse d’acqua in Oceano Artico attraverso l’analisi multiparametrica ottimale di traccianti fisici (temperatura, salinita’) e biochimici (traccianti semi-conservativi dei nutrienti nitrato e fosfato). Studio, passione, competenza e tanto sacrificio, attraverso anche le ricerche condotte della dottoressa D’Angelo, potrebbero dunque portare preziosissime informazioni capaci di offrire una visione nuova e risposte articolate alle tante domande che la scienza ancora si pone, per uscire dal buio e dal gelo dell’incertezza e guardare verso l’orizzonte perchè... the sun kissed the ice..
