Orti, bici e aree attrezzate per bambini e famiglie. Oltre 4 milioni e mezzo di euro per la rigenerazione urbana proposta da Legambiente per i Comuni di Succivo e Sant’Arpino nell’ambito dei progetti CIS Terra Dei Fuochi.
L’aria più pulita grazie alle piste ciclabili, il tempo libero di bambini e famiglie sarà più ricco di opportunità, grazie a nuovi parchi attrezzati. Gli anziani e le persone in difficoltà economica potranno sconfiggere la solitudine grazie all’assegnazione di orti sociali.
“Questo è il risultato dell'applicazione del principio costituzionale della sussidiarietà -afferma Antonio Pascale, presidente di Geofilos Legambiente- che vede Terzo Settore e Enti pubblici collaborare per l'interesse generale. A partire dal 6 agosto, ci siamo fatti promotori con gli Enti locali del territorio, di questa grande opportunità che nasceva con l’istituzione del Contratto di Sviluppo Terra dei Fuochi. In particolare ci siamo attivati verso i Comuni di Succivo e Sant'Arpino, e poi verso tutti i comuni interessati per promuovere progetti di rigenerazione sociale, culturale e ambientale”.
Conoscenza del territorio, delle problematiche e delle istanze provenienti dai cittadini, collaborazioni tra Associazioni ed Istituzioni. Questi gli ingredienti principali della ricetta vincente, conditi con una capacità progettuale sviluppata nel tempo da un collaudato team di esperti.
“Con l'iniziativa degli "Incontri per il futuro" -continua Pascale- tra settembre e ottobre scorso il Casale di Teverolaccio è diventato uno spazio aperto di discussione, progettazione e di collaborazione. Intanto si lavorava giorno e notte a testa bassa per definire progetti convincenti. E' stata una grande vittoria del volontariato e se in futuro avremo decine di aree gioco e orti sociali e una fitta rete urbana di ciclabilità lo dobbiamo soltanto ai volontari che hanno dedicato il loro tempo e la propria professionalità in questa non facile sfida”.
Un risultato che nasce da una buona prassi concreta e aperta ai cittadini dal 1996. Quella maturata nel Casale di Teverolaccio che, grazie anche alla gestione di Legambiente, è un esempio di coesione e sviluppo locale.
Una buona prassi che il Comune di Succivo vuole inspiegabilmente chiudere il a fine marzo per trasformare il modello Teverolaccio in un ristorantone per matrimoni. E invece – come dimostra il CIS “Terra dei Fuochi” – le risorse vengono dall’esperienza e dalla competenza, non dal cedere spazi pubblici a privati orientati soltanto al profitto.