La potenza germinativa e rigeneratrice del Sinodo 2021/2023 indetto da Papa Francesco è fuori discussione e molto efficacemente espressa nel titolo: “Per una Chiesa sinodale: comunione / partecipazione / missione”. Questo e tant’altro ha spiegato il parroco, don Giovanni Corcione, al Consiglio pastorale riunitosi già una settimana fa. Si è aperta così – presso la Parrocchia dedicata al patrono San Giovanni Battista – una triplice fase da concentrare, in partenza, sulla “massima pubblicità” (per l’intero mese di novembre, cioè fino alla 1^ Domenica d’Avvento); poi su un arduo ma indispensabile periodo di “ascolto” (che durerà per l’intero mese di dicembre, con una propaggine che arriverà al 9 gennaio, a conclusione dell’Avvento e delle Festività natalizie; infine, sulla “sintesi” (da elaborare entro il primo mese del nuovo anno 2022).
Si profila dunque un “tempo forte” in cui ogni Chiesa locale è chiamata a interrogarsi e interrogare la comunità, nella prospettiva, certamente non lieve, di tracciare la propria identità reale, i punti di debolezza e di forza, i bisogni antichi e nuovi, le finalità e le rotte dei percorsi da intraprendere per riscoprire e vivere, in un rinnovato spirito di sincera comunione e di attiva partecipazione, la sua missione autenticamente evangelizzatrice. Tutto ciò non “in ordine sparso”, né “in fila”, ma “in riga” cioè insieme e contestualmente, secondo i carismi specifici di ciascuna aggregazione istituzionalizzata o estemporanea. Illustrato così il cammino, potrebbe sembrare perfino poetico, agevole, scontato; in realtà si tratta di una “riconversione” profonda dalla quale derivano le istanze che, sommandosi e selezionandosi nelle Diocesi e nelle Conferenze episcopali nazionali, approderanno all’esame dell’Assemblea del Sinodo dei Vescovi convocata per l’ottobre 2023.
A sostegno del lavoro da intraprendere e portare avanti con scrupolo ed efficienza, don Corcione ha inviato la nota che ci pare opportuno riportare testualmente: “Carissimi consiglieri, vi ricordo il mandato ricevuto durante l'ultimo Consiglio Pastorale Parrocchiale a far parte dell'équipe sinodale parrocchiale e contestualmente a spronare persone da voi individuate a farne parte attivamente.
Si ricorda che è possibile, entro venerdì prossimo (12 novembre – ndr), far pervenire i nominativi direttamente al parroco. Ai componenti si richiede l'assimilazione di almeno uno dei due documenti ufficiali e di avere tempo da dedicare alle attività da svolgere. Subito dopo la ricezione di questo messaggio sarete inseriti come équipe in un gruppo WhatsApp.
L'appuntamento come gruppo di lavoro è per venerdì 12 c.m. alle ore 18,45 in parrocchia, con il seguente ordine del giorno: 1. CONFRONTO SULL'ATTUAZIONE DELLA FASE DI ASCOLTO.
Vi ricordo i princìpi del processo sinodale:
• Discernimento attraverso l’ascolto reciproco per creare spazio alla voce dello Spirito Santo.
• Accessibilità, al fine di garantire che il maggior numero di persone possibile possa partecipare.
• Consapevolezza delle differenze culturali.
• Inclusione: fare tutto il possibile per coinvolgere coloro che si sentono esclusi o emarginati.
• Rispetto per i diritti, la dignità e l’opinione di ogni partecipante.
• Sintesi accurate che riflettano veramente la gamma di prospettive critiche o elogiative di tutte
le risposte, compresi i punti di vista espressi dalle minoranza dei partecipanti.
• Trasparenza.
• Equità: ogni voce possa essere debitamente ascoltata.
• Portare alla luce le esperienze vissute sia positive che negative al fine di riflettere la realtà di ciò che è stato ascoltato.
2. TABELLA DI MARCIA, delineata in modo esemplificativo:
• Organizzazione e attuazione della fase di sensibilizzazione e pubblicità;
• Formazione animatori dei gruppi di ascolto, attraverso la facilitazione del questionario proposto dal Vademecum, scegliendo le domande che risultano più rilevanti nel nostro contesto locale;
• Sintesi dei contributi pervenuti, attraverso un sapienziale discernimento.
La fase parrocchiale – ha precisato don Giovanni Corcione – terminerà entro fine gennaio, successivamente ci uniremo alla parrocchia SS. Annunziata, al fine di produrre una sintesi inter-parrocchiale. Sicuro di un vostro fruttuoso contributo, vi aspetto”.
Si può notare ed apprezzare, nello schematismo degli itinerari indicati dal giovane sacerdote, la lucidità del disegno analitico e operativo che l’articolato messaggio porta all’attenzione dei laici impegnati, affinché generosamente si mobilitino, con l’auspicio, spontaneo e doveroso, che tutti i fedeli grazzanisani diano il loro costruttivo contributo al rinnovamento ecclesiale, anche a vantaggio dei non credenti, nella nostra realtà.