L’inclusione scolastica è la capacità di rispettare le esigenze di tutti, progettando ambienti di apprendimento e attività che consentano a ciascuno di essere attore della vita di classe e di apprendere senza difficoltà in maniera attiva ed autonoma.
Un ambiente è inclusivo quando tutte le “unicità” vengono valorizzate offrendo pari possibilità di crescita assicurando dignità, rispetto delle differenze e pari opportunità.
L’inclusione offre un significativo miglioramento dell’apprendimento degli studenti, in quanto consente a ciascuno di crescere senza ostacoli. Punti di forza affinché possa realizzarsi un’efficace e reale inclusione sono i seguenti: consentire a ciascuno studente di imparare utilizzando diversi stili di apprendimento; ricordare sempre che la diversità è un punto di forza che va valorizzato; sottolineare che le diversità necessitano di metodi flessibili e strumenti opportuni per essere veicolate in maniera positiva.
Dunque, la scuola inclusiva assicura continuità, stabilità ed utilizzo flessibile ed intelligente delle risorse umane.
Un significativo punto di riferimento legislativo per la Scuola Italiana è la L. 170/2010, legge di riferimento per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) in ambito scolastico. Essa riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici dell’apprendimento. Obiettivo della legge è tutelare gli alunni e gli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento e il loro diritto all’istruzione e favorirne il successo scolastico: in questo senso, studiare al pari degli altri studenti significa che hanno il diritto di accedere a misure didattiche di supporto che gli consentano di esprimere al meglio le loro potenzialità.
I docenti che ricevono una diagnosi di DSA o altro disturbo dell’apprendimento di uno studente preparano collegialmente, coinvolgendo prioritariamente la famiglia, il Piano Didattico Personalizzato (PDP) che riporta nei dettagli il progetto educativo dedicato allo studente con difficoltà di apprendimento. Le linee guida contengono indicazioni per l’uso degli strumenti compensativi e delle misure dispensative da utilizzare per il raggiungimento del successo formativo degli studenti con DSA.
È importante sottolineare che un disturbo specifico dell’apprendimento non comporta deficit cognitivo, compensare e dispensare sono azioni che l’alunno o lo studente con DSA deve avere per essere sollevato da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo senza facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo.
Il 20 gennaio 2022 l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato la Linea Guida sulla gestione dei DSA, aggiornamento ed integrazioni, nella quale sono inserite nuove indicazione operative di cui tener conto sia per la diagnosi che per la valutazione dei DSA. Esse sono rivolte principalmente ai clinici che si occupano di diagnosticare e trattare i DSA. Un’importante ridefinizione è relativa al Disturbo di Comprensione della Lettura e sono stati stabiliti nuovi criteri e procedure diagnostiche anche relativi alla Disgrafia e al Disturbo del Calcolo.In un contesto così complesso affinché una scuola possa essere davvero inclusiva, offrendo non solo accoglienza ma, anche, le opportune competenze da parte di tutti gli addetti ai lavori, la Dirigente Scolastica Dott.ssa Angelina Lanna, già sensibile a tutte le dinamiche inclusive, ha ritenuto di dover stipulare un ulteriore protocollo con l’Associazione Italiana Dislessia (AID) sede di Caserta, presieduta dalla Psicologa Dott.ssa Tania Parente. La finalità della collaborazione con il team AID di Caserta è quello di supportare ulteriormente studenti con diagnosi di dislessia. Presso l’Istituto “G. C. FALCO” è stato istituito uno sportello gratuito attivo di sabato dalle ore 09.00 alle ore 11.00, per due volte al mese, al quale possono rivolgersi insegnanti, studenti e familiari degli stessi. Lo sportello sarà tenuto da esperti e tutor AID. Oltre allo sportello sarà sempre attivo il servizio Help Line che ha lo scopo di favorire gli insegnanti a individuare in modo tempestivo tutte le difficoltà, anche emotive, legate ai DSA e di fornire eventualmente indicazioni e/o suggerimenti sull’uso delle opportune misure compensative e dispensative utilizzabili nelle varie situazioni. L’AID opera da tempo sul territorio con la finalità di sostenere e incoraggiare gli studenti DSA e le loro famiglie. Inoltre, si organizzeranno specifiche formazioni per i docenti su tematiche trasversali relative a tutte le discipline utilizzando strumenti digitali e programmi aggiornati di supporto alla didattica. La Dirigente conclude: “I docenti dell’Istituto che mi pregio di guidare, già a inizio d’anno scolastico hanno seguito con particolare interesse e dedizione due corsi di formazione promossi dall’AID durante la Settimana Nazionale della Dislessia che si sono rivelati proficui e soprattutto hanno promosso momenti di confronto didattico e socialità che rendono la scuola davvero un luogo privilegiato dove accogliere ed includere ogni studente con la sua unicità.”
Prof.ssa Angela Nespoli