17 dipendenti del centro per l’impiego di Teano indagati per truffa aggravata e false attestazioni. E’ il risultato dell’operazione compiuta stamani dai finanzieri del comando provinciale di Caserta coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno sottoposto 8 dei 17 indagati a obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e sequestrato a tutti le somme di denaro indebitamente percepite a titolo di retribuzione.
Le indagini delle Fiamme gialle erano state avviate a seguito di una segnalazione pervenuta dal presidente dell’Anac – Autorità Nazionale Anticorruzione in relazione a presunti episodi di assenteismo dal luogo di lavoro e falsa attestazione di presenza da parte del personale del Centro per l’Impiego di Teano, consentendo di accertare, in un arco temporale di circa cinque mesi, numerosi e sistematici episodi di assenteismo per complessive 1.000 ore.
Da accertamenti eseguiti tramite osservazione, controllo, pedinamento, intercettazioni telefoniche, videoregistrazioni, acquisizioni documentali e sommarie informazioni, è stato svelato il modus operandi degli indagati che attestavano falsamente la propria presenza sul luogo di lavoro, prima mediante l’indicazione fittizia di orari di ingresso e uscita nel registro delle presenze giornaliere predisposto dall’Ente e, successivamente, tramite timbrature del cartellino marcatempo. Ciò consentiva loro di truffare l’Amministrazione statale, percependo un’ingiustificata retribuzione.
“Le attività eseguite – si legge in una nota della Procura sammaritana a firma del procuratore Maria Antonietta Troncone – hanno fatto emergere un grave quadro indiziario a carico degli indagati, per i reati loro ascritti” e “consentito di sgretolare un sistema, ben consolidato, di assenza sistematica dal luogo di lavoro da parte degli indagati, finalizzato a compiere attività private con totale disinvoltura, in spregio delle regole contrattuali del rapporto lavorativo e delle regole di buon andamento dell’amministrazione di loro appartenenza”.