Sua Ecc.za Monsignor PAOLO POZZUOLI” è un volume di 350 pagine scritto – a quattro mani ed un sol cuore – dallo storico don Francesco Perrotta e dal giornalista Paolo Pozzuoli. Pubblicato nel 2021 sta, soltanto in questi giorni, per essere presentato ad amici e cultori di storia-religione-tradizione territoriale in due città del casertano “gemellate” dal grande prelato, perché lo videro attivo protagonista di testimonianze ed eventi sui quali i due autori hanno saputo ri-accendere i riflettori delle loro documentate indagini culturali: Arienzo, prima, Vitulazio, dopo. Le restrizioni imposte dalla pandemia avevano infatti sconsigliato finora l’organizzazione degli eventi. Saranno senza dubbio due incontri oscillanti fra illustrazione del pregevole corpus dell’opera ed analisi critica condotta da relatori che hanno avuto la fortuna di leggere in anteprima il volume; tutto sotto le rispettive ègide delle attuali Gerarchie ecclesiatiche e delle Amministrazioni comunali in carica.
Dunque, nella chiesa arcipretale di Sant’Andrea Apostolo in Arienzo, alle ore 17,30 di venerdì 10 giugno 2022, avrà inizio la cordiale accoglienza degli ospiti alla quale faranno sèguito, a partire dalle ore 18, i saluti introduttivi dei sindaci di Arienzo, dott Giuseppe Guida, e di Vitulazio, avv Raffaele Russo, nonché del presidente dell’Assostampa Campania Valle del Sarno e tesoriere dell’Ordine dei giornalisti della Campania, prof. Salvatore Campitiello.
Sono previsti, appena dopo e in successione, gl’interventi di due giornalisti (fra i quali il co-autore Paolo Pozzuoli), dell’autore già arciprete della parrocchia ospitante, mons Francesco Perrotta, e, a felice conclusione, del vescovo di Acerra, S.E. mons Antonio Di Donna.
Sabato 11 giugno, ancòra alle ore 17,30, accoglienza presso l’ampio auditorium parrocchiale di Maria SS.ma dell’Agnena in Vitulazio. Alle 18 sequenza dei saluti introduttivi del parroco di Vitulazio, don Peppino Sciorio, e dei due predetti sindaci Russo e Guida. Indi ai microfoni un giornalista free lance e i due autorevoli co-autori.
Entrambi gli appuntamenti avranno luogo nel pieno rispetto delle vigenti norme antiCovid-19 ed entrambi si snoderanno presentando la grande figura del prelato mons Paolo Pozzuoli, che nacque il 16 giugno 1740 a Vitulazio e morì l’8 marzo 1799 ad Arienzo. Egli studiò nel Seminario campano di Capua e, nel 1792, salì al soglio vescovile nella storica diocesi di Sant’Agata de’ Goti, dove trent’anni prima, cioè nel 1762, era andato vescovo Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, diventato celeberrimo come fondatore della congregazione del Santissimo Redentore, oltre che come letterato, teologo e compositore (famosissimi i suoi canti natalizi, Tu scendi dalle stelle e Quanno nascette Ninno), proclamato santo nel 1839 e dichiarato nel 1871 dottore della Chiesa.
Indubbiamente la statura di mons Paolo Pozzuoli, benché non paragonabile a quella del suo illustre predecessore a Sant’Agata de’ Goti, emerge notevole dal poderoso libro in presentazione e pertanto meritevole di un’adeguata riscoperta a fini di inderogabile legittimazione storica, sia per le determinazioni che assunse da degnissima autorità ecclesiastica sia per le numerose vicende, anche di natura socio-politica, che costellarono il suo straordinario episcopato. Tutto ciò in via generale e per un auspicabile futuro di costante omaggio al suo alto magistero, sebbene nell’attualità il suo profilo spicca di certo per aver reso saldi i legami fra le due realtà di Arienzo e della natìa Vitulazio. In tal senso è doveroso apprezzare i convergenti indirizzi, soprattutto di stampo pastorale e pedagogico, su cui mirabilmente si sono cimentati l’immenso don Ciccio Perrotta ed il fervido discendente, già ispettore del lavoro, dott Paolo Pozzuoli, al quale si deve gratitudine per aver generosamente dedicato stupende pagine alla storia di Vitulazio, alla veneratissima Madonna dell’Agnena, alla chiesa parrocchiale, al canale che definì l’appellativo della Vergine, all’eccezionale contrada di Tutuno, alla bella cappella Luciani, al Catasto Onciario, ai mestieri di un tempo e a tanti personaggi vitulatini del passato e contemporanei.
RAFFAELE RAIMONDO