Casaluce 310721Venerdì 30 Luglio si è svolto – presso il locale “Serendipity 2.0” a Casaluce – il primo incontro dell’organizzazione di volontariato “DiversaMente #coshaitucheiononho”: il gruppo ha presentato il progetto “Mamme coraggio, viaggio nel mondo autistico” in occasione della presentazione del libro “Laura coraggio!” di Mariarosaria Canzano
Nel corso dell’incontro varie sono le voci ad essere intervenute nella condivisione della propria esperienza, in un clima di rispetto e attenzione reciproca: le prime, quelle di Valentina Sorrentino e Federica Borrelli, rispettivamente vicepresidente e socia dell’organizzazione, che si sono occupate della presentazione dell’evento e dell’introduzione del progetto.
La parola è stata poi passata alla fondatrice e presidente dell’ODV, Rossella Maione: una “mamma speciale” la cui iniziativa ha origine dall’esperienza negativa del figlio Davide in un ambiente scolastico di omertà e incomprensione. La disattenzione scolastica di Davide infatti volgeva ad una problematica più delicata, quale la sindrome di Asperger, annoverata fra i disturbi dello spettro autistico e negata insistentemente dai suoi insegnanti.
A partire da ciò Rossella Maione ha dato vita ad un blog, “Davide & Mamma”, il cui scopo resta quello di condividere, alzare la voce per essere ascoltati e rompere il silenzio omertoso che persiste attorno al tema dei disturbi neurologici. Non solo combattere le discriminazioni, ma anche dare supporto alle famiglie per farsi forza insieme.
Proprio attraverso Davide è nato il legame fra Rossella Maione e Apollonia Reale, pedagogista clinico e mediatrice familiare nonché socia dell’organizzazione, il cui intervento ha fatto luce sugli aspetti più tecnici ma anche empirici delle forme di terapia dei disturbi dello spettro autistico.
La dottoressa Reale ha rafforzato ancora una volta la necessità di unione, di supporto reciproco fra genitori, insegnanti, medici; di “fare gruppo” fra gli stessi specialisti. “L’unione fa la forza” non fa eccezione in questo caso.
L’autrice Mariarosaria Canzano invece, durante il suo ampio intervento, non ha parlato soltanto di Laura, sua figlia. A lei, alla sua storia e all’autismo ha dedicato un libro, scritto col cuore e con la serenità che solo il tempo dona, lo stesso tempo che le ha permesso di rispondere “No” alla domanda, postale da un medico: “Lei è arrabbiata con Dio per la diagnosi di Laura?”
Ma durante la presentazione Mariarosaria Canzano ha soprattutto condiviso e analizzato i motivi per cui ha ritenuto necessario scrivere un libro e fare della propria iniziativa una battaglia legale, una battaglia di vita. Non solo in quanto “madre di Laura”, ma in quanto “Madre” e basta, per quella forza e quell’istinto che l’ha condotta a confrontarsi con medici, politici, istituzioni, e quella voce che non si spegnerà mai.
Chiunque abbia partecipato all’incontro ne è uscito con la consapevolezza che c’è un po’ di Davide, c’è un po’ di Laura in ognuno di noi, e soprattutto c’è posto per tutti a questo mondo. E ciascuno ha la responsabilità di rendere questo mondo un posto accogliente per tutti, soprattutto per coloro che non riescono a renderlo accogliente per se stessi.

 

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