E’ l’incontro tra le diverse forme di espressione artistica, teatro, performing art, musica, danza, illustrazione e fotografia, tutte insieme in un unico luogo, a dar vita, nello splendido borgo di Casertavecchia, a F.A.M.E. Festival delle Arti Miste Edizione 1, manifestazione organizzata da Teatro Pubblico Campano, La Mansarda e Mutamenti/Teatro Civico 14 di Caserta, nell’ambito del progetto Campaniaè, promosso dall’Agis e dalla Regione Campania, che giunge, da giovedì 30 giugno 2022 alla sua terza settimana di programmazione.
Fino a domenica 10 luglio, alcuni spazi del borgo, tra i quali il Castello, i giardini e la piazza del Duomo, si animeranno all’insegna di caos e ordine, regole e libertà, uguale e diverso, filo conduttore dell’intera programmazione e che ha permesso ai tanti protagonisti coinvolti di sperimentare, lavorare e mettersi in gioco.
La manifestazione proporrà, giovedì 30 giugno ore 21.00 al Castello, Luigi Aruta in Matricola 0541, coreografia di Luigi Aruta e Giada Ruoppo, presentato da Compagnia Borderline Danza di Claudio Malangone. A seguire, sempre al Castello, Arb Dance Company presenta Precariato allestimento a cura di Roberta De Rosa, a partire da un progetto coreografico di Zerogrammi.
Venerdì 1 luglio ore 19.00 al Castello, Mutamenti/Teatro Civico 14 presenta Bianca, Neve e i tre Settenani liberamente ispirato a “Biancaneve e i sette nani” dei fratelli Grimm, scritto e diretto da Roberto Solofria, con Roberto Solofria, Antimo Navarra, Vincenzo Bellaiuto, Ilaria Delli Paoli. Alle ore 21.00, ancora al Castello, le Ebbanesis, Serena Pisa e Viviana Cangiano, in Così fan tutte, liberamente tratto dall’opera di Mozart, elaborazione musicale e arrangiamenti di Leandro Piccioni e Mario Tronco, regia Giuseppe Miale Di Mauro.
Saranno tre gli appuntamenti di sabato 2 luglio, dalle ore 19.00 in strada con i trampolieri Morks, e, alle ore 20.00 al Castello Le persone dentro di e con Roberta De Rosa, da “Una stanza piena di gente” di Daniel Keyes e Billy Milligan, una produzione ARB dance company con il supporto di Mutamenti/Teatro Civico 14. A chiudere la serata, alle ore 21.00, sempre al Castello, sarà Il libraio straniero drammaturgia Luigi Imperato, con Roberto Solofria e Daniela Quaranta, regia Rosario Lerro.
La serata di domenica 3 luglio avrà inizio ore 19.00 con i trampolieri Morks, e, alle ore 20.00, proseguirà con Isa Danieli e il suo Raccontami una passeggiata devota. A partire dalle ore 22.00, ancora due appuntamenti in programma, con Madrioska un corto teatrale di Orlando Napolitano, con Valentina Elia, regia Marcello Manzella. A seguire Il Giovane Leopardi, reading/spettacolo con Ivan Graziano e Nicasio Catanese.
Per info e prenotazioni al numero 0823441399, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure online su www.teatrocivico14.org.
Giovedì 30 giugno 2022
Castello, ore 21.00
Borderline Danza di Claudio Malangone
Presenta
Matricola 0541
coreografia Luigi Aruta e Giada Ruoppo
interprete Luigi Aruta
Matricola 0541 è un progetto performativo nato dalla volontà di indagare la motricità di uno studente quando studia, quando attende il proprio turno d’esame, quando lo svolge. A tal proposito, un campione di 50 studenti di diverse università è stato invitato a compilare un questionario di rilevazione dei movimenti e degli stati emotivi caratterizzanti i momenti di studio e la prova d'esame.
Il draft performativo proposto è una prima restituzione coreutica dei risultati ottenuti dai questionari e una prima traiettoria, compositiva e drammaturgica, di narrazione dello “studiare”, con sottile ironia e delicato parossismo.
Castello, a seguire
Arb Dance Company
presenta
Precariato
allestimento a cura di Roberta De Rosa
a partire da un progetto coreografico di Zerogrammi
con Sibilla Celesia, Luigi D'Aiello, Roberta De Rosa, Giulia Miraglia, Nicola Picardi, Giada Tibaldi
Corpi in bilico, in lotta per un baricentro. Personaggi che corrispondono ai caratteri impossibili della precarietà: la reazione all’ostacolo, l’ingegno della soluzione o il furbo aggirarla, l’elastica adattabilità del contorsionista, la prontezza felina del trapezista e l’ineffabile misura del funambolo. Nella infinite possibilità del moto, ci si ritrova ad essere come armonia di parti senza certezza, di volta in volta dentro un diverso respiro.
Venerdì 1 luglio 2022
Castello, ore 19.00
Mutamenti/Teatro Civico 14
presenta
Bianca, Neve e i tre Settenani
liberamente ispirato a “Biancaneve e i sette nani” dei fratelli Grimm
scritto e diretto da Roberto Solofria
con Roberto Solofria, Antimo Navarra, Vincenzo Bellaiuto, Ilaria Delli Paoli.
musiche originali Paky Di Maio
costumi Alina Lombardi, scene Antonio Buonocore, illustrazioni Valentina Piscopo
Nel castello di Lohr in Bassa Franconia, Bianca visita la splendida collezione di specchi, tra questi ce n’è uno quasi magico che ripete le parole di chi si specchia. La ragazza, incantata da tal prodigio, non si accorge della chiusura del museo e resta intrappolata all'interno dello stesso. Dopo la chiusura misteriosi personaggi faranno la loro comparsa e coinvolgeranno Bianca in un'avventura che ricorda tanto quella di Biancaneve che in quel castello, pare, sia nata.
Lo spettacolo propone una rilettura ironica e divertente, in un spazio scenico in continua trasformazione, che all’uopo diventa castello, bosco, antro oscuro, dove i personaggi dipanano la loro storia, una storia antica ma incredibilmente attuale, che racconta la crudele ferocia della vanità. Biancaneve dei Fratelli Grimm, forse la fiaba più conosciuta al mondo, narra le peripezie di una ragazza vittima di una regina, madre/matrigna, invidiosa
della sua bellezza, che, accecata dalla sua vanità, per non avere rivali, ordina a un sicario di ucciderla.
Questi però, nel momento cruciale si commuove e le salva la vita; Biancaneve allora è costretta a fuggire e trova rifugio nella casa di sette curiosi personaggi, sette nani che decidono di ospitarla e proteggerla. Ma la regina, non si dà per vinta e ricorre persino alla magia per mettere fine alla vita di questa figlia molto più bella di lei.
Castello, ore 21.00
Tieffe Teatro Milano
presenta le Ebbanesis, Serena Pisa e Viviana Cangiano in
Così fan tutte,
liberamente tratto dall’opera di Mozart
elaborazione musicale e arrangiamenti di Leandro Piccioni e Mario Tronco
direzione artistica Mario Tronco
regia Giuseppe Miale Di Mauro
Arrangiamenti per l’ensemble di
Alessandro Butera, chitarra manouche, mohan veena
Marcello Smigliante Gentil, mandolino, mandoloncello
Gianluca Trinchillo, chitarra classica
IL PROGETTO
Tutto il mio lavoro – dice Mario Tronco – da sempre, dagli Avion Travel fino all’Orchestra di Piazza Vittorio, segue una linea che è quella della ricerca dell’origine che muove il processo compositivo. E questo, puntualmente, si presenta attraverso una matassa disordinata di notizie, esperienze, totalmente diverse che improvvisamente si snoda seguendo il percorso di un unico filo con cui costruire il disegno. Questo metodo io lo seguo soprattutto come musicista e mi aiuta a non pensare al Teatro come racconto che avviene mediante sequenze di scene. Nel Flauto Magico il filo era la società multietnica raccontata da Bergman all’inizio del suo indimenticabile film. Nella Carmen il viaggio dei nomadi del Rajasthan e dell’espansione prodigiosa della cultura Rom. Nel Don Giovanni la libertà sessuale attraverso la musica da ballo.
Il Così fan tutte invece mi porta a Napoli, non solo come ambientazione geografica ma come mondo musicale e linguistico. Nella Napoli libertina e cosmopolita, colta e scurrile.
Il filo della matassa, questa volta, seguirà la strada tracciata dal Maestro De Simone con le sue trasposizioni della musica popolare in forma di melodramma, facendo finta che Mozart abbia ascoltato le melodie del “Così fan tutte” per strada, a Napoli, da musicisti ambulanti. A tal proposito i linguaggi adoperati saranno diversi, pur essendo attinti dalla stessa espressività napoletana. Un dialetto quotidiano realistico usato normalmente in città (sia pure oggi contaminato a diversi livelli ). Con tale linguaggio si svolgeranno il libretto e i dialoghi atti a mettere in risalto una realtà quotidiana di oggi come di trecento anni fa. L’idea è stata quella di trasformare Così Fan Tutte in una storia cantata e recitata da due sole attrici, che vestono i panni di Fiordiligi e Dorabella.
La storia è raccontata dalle due sorelle come fosse un lungo flash-back.
L’IDEA, IL LIBRETTO e la RIELABORAZIONE MUSICALE
In tutta onestà è nata prima l’idea di affidare il ruolo di Fiordiligi e Dorabella a Serena Pisa e Viviana Cangiano, conosciute come Ebbanesis, e poi la rielaborazione musicale che è stata composta assecondando e ispirandosi al loro straordinario mondo interpretativo. E’ stato divertente ed emozionante, lavorando insieme sul testo, scoprire la vicinanza caratteriale tra i due personaggi e le due interpreti. Fiordiligi e Dorabella vivono dunque da sole e, da quel giorno in cui accaddero gli avvenimenti e l’imbroglio organizzato da Don Alfonso e i loro promessi sposi, è passato circa un anno. Sotto la cenere cova ancora qualche scintilla d’amore per i loro ex fidanzati, ma non per questo le due sorelle hanno intenzione di tornare con loro.
La rielaborazione musicale attinge dallo stile della Musica ambulante napoletana conosciuta come “Posteggia”. Le azioni cantate e i recitativi, saranno accompagnate da un trio di corde classico di questo genere (chitarre e mandolini) e spazieranno dal tessuto popolareggiante cinquecentesco (villanelle, moresche), da quelle dell’opera buffa napoletana fino alla sceneggiata.
Sabato 2 luglio, ore 19.00
in strada con i trampolieri Morks
Castello, ore 20.00
Arb Dance Company con il supporto di Mutamenti/Teatro Civico 14
presenta
Le persone dentro
di e con Roberta De Rosa,
da “Una stanza piena di gente” di Daniel Keyes e Billy Milligan
Castello, ore 21.00
Mutamenti/Teatro Civico 14
presenta
Il libraio straniero
drammaturgia Luigi Imperato
con Roberto Solofria e Daniela Quaranta
progetto sonoro Paky Di Maio
scene Antonio Buonocore, Nicola Bove, Vincenzo
Leone
assistenza tecnica Mustapha Khan
assistente alla regia Valentina Piscopo
costumi Maria Elena Mennella
foto di scena Marco Ghidelli
organizzazione Ilaria Delli Paoli
regia Rosario Lerro
Jonas vive a Napoli da tempo, non ha più ricordi di altro posto che non sia Piazza Mercato, quello strambo foro rettangolare è il suo regno, il mondo a sua misura. Vive sepolto nella sua piccola bottega, tra libri antichi, che presta e vende, circondato da vecchie carte, francobolli preziosi e una buona dose di solitudine. Eppure il suo destino si incrocia con quello di Gina, la ragazza più bella del mercato, disinibita e inquieta, che ha bisogno di un marito, di una vita coniuguale e di un briciolo di normalità, perché le voci passano “veloci di bocca in bocca” e lo scandalo è ad un passo.
“Signor Jonàs, voi ve la dovete prendere. Voi siete un brav’uomo e la potete salvare. Sentite a me, io non voglio arrivare a pregarvi, ma Gina tiene bisogno di voi.”
E cosi Jonas e Gina si uniscono in matrimonio. L’amore può essere un peso soprattutto se non corrisposto, ma Jonas ha un talento speciale: si innamora ogni giorno di più di sua moglie senza che mai lei se ne accorga. Da una parte Gina continua la sua vita irregolare,
dall’altra Jonas seguita a vendere vecchi libri e francobolli ma in più ingoia, soffre, ama. “Fu un errore mentire, me ne resi conto nel momento stesso in cui aprivo bocca...”
Domenica 3 luglio, ore 19.00
in strada con i trampolieri Morks
Castello, ore 20.00
Isa Danieli in
Raccontami una passeggiata devota.
Un percorso di donna e di attrice che ha attraversato e attraversa, i generi più diversi delle forme teatrali esistenti .Dal gradino più basso , quello della “Sceneggiata”, alla tragedia greca di Euripide e di Eschilo, fino ad incarnare le parole di autori contemporanei che hanno scritto per lei. Da L. Wertmuller a U.Chiti ,Ruccello, Santanelli , Moscato, Letizia Russo e Antonio Tarantino, fino al recente Ruggiero Cappuccio. Una tradizione teatrale antichissima ,”tradita” e amata al tempo stesso.Parole soffiate fino al cuore di chi ascolta,per trattenerle, perchè rimbalzino in un' eco mai rassegnato e muto.
Castello, ore 22.00
Madrioska
un corto teatrale di Orlando Napolitano
con Valentina Elia
regia Marcello Manzella
con il sostegno de La Mansarda Teatro dell’Orco
“Come va? Che cosa provi? Di cosa hai bisogno? Come ti ha fatto sentire? Che cosa vuoi lasciare andare?”
Con una ritualità quasi sciamanica una figura femminile vestita in nero porrà sé stessa e noi, il suo pubblico, dinanzi a diversi dilemmi: Chi è lei? Chi siamo noi? Chi è Dio? Cosa è reale? Cosa è finzione? Apparentemente senza nome e senza identità, la donna scaverà in sé stessa e, al pari di una matrioska, si scinderà in altri personaggi, donne di età diverse le cui storie andranno ad intrecciarsi tra di loro seguendo un filo conduttore che le porterà a riunirsi nuovamente in un unico personaggio. Sono donne violentate, vittime di un contesto sociale che le tiene prigioniere, incapaci di reagire, se non affidandosi alla loro effimera fede. Donne che dovranno fare i conti con il loro ruolo nella società. Donne che sono prima figlie e poi madri.
PREMI E RICONOSCIMENTI
Vincitore dei premi Miglior Testo e Miglior Corto (con migliore interpretazione) nel concorso Le Cortigiane IV Edizione;
Finalista del concorso Ethnos Generazioni 2021;
Finalista del concorso Scintille 2022 (concorso ancora in atto);
Semi-finalista del concorso Teatri Riflessi 2022 (concorso ancora in atto).
Castello, a seguire
La Mansarda Teatro dell’Orco
presenta
Il Giovane Leopardi,
reading teatrale tratto dai Canti e dall’Epistolario del poeta di Recanati
di e con Nicasio Catanese
con la partecipazione di Ivan Graziano
Dopo anni di studio e di ricerca leopardiana i due attori, accomunati da un profondo amore verso il poeta di Recanati, vanno in giro per l'Italia tra scuole e teatri a portare una messinscena, snella e leggera, sulla vita di Giacomo Leopardi, riscuotendo grande successo soprattutto fra i più giovani. Attraverso le lettere dell’Epistolario e i Canti leopardiani i due attori accompagnano lo spettatore, per circa 50 minuti, dentro il mondo del poeta, affascinandolo con musiche di Chopin e Mozart e rendendo concreto, tangibile e fruibile quell’universo, tanto complicato a prima vista, che il nostro Leopardi ci ha consegnato. Un successo che continua a riscuotere interesse nei giovani, nei meno giovani e anche tra gli studiosi leopardiani di tutta Italia.
Lo spettacolo, infatti, ha avuto il benestare di Casa Leopardi.