San Giuseppe e la festa del papà, una ricorrenza particolarmente cara. Si celebra, infatti, il padre putativo di Gesù e, con Lui, tutti i papà del mondo. È custodita nella Basilica Cattedrale la statua del Santo.Il simulacro si colloca tra la metà e la fine dell'ottocento. Don Gianni Branco, parroco del Duomo, annuncia che, da oggi, 16 marzo, alle ore 17.15, ha inizio il triduo di preparazione alla festa. Il triduo si concluderà venerdì con la Santa Messa. Tra le cappelle e gli altari delle nobili famiglie capuane, così come descrivono gli storici dell'arte Daniela De Rosa e Luigi Fusco, c'è quella in devozione a San Giuseppe. L'opera venne realizzata su commissione della famiglia De Capua di San Cipriano, nel 1757, con protagonista il capostipite, Cesare, che eredito' titoli e proprietà dall'ultimo De Capua di Altavilla, Bartolomeo, che per penitenza imposta da San Tommaso D'Aquino, la fece costruire. La statua lignea di San Giuseppe, ebbe decorosa ed autorevole vestizione ben ventiquattro anni fa, era il 19 marzo del 1997, grazie a Salvatore e Maria Di Somma, rispettivamente padre e figlia, che comminarono il gesto devozionale in ricordo di mamma Concetta Rollini. Salvatore Di Somma era un grande calciatore, e proprio in virtù delle doti atletiche, giuse a Capua nel 1947, per indossare la casacca della locale squadra giallo rossa. Concetta Rollini, era napoletana, apprezzata sarta, che, il 28 febbraio del 1967, inauguro', in via Duomo, un laboratorio, con tanto di vendita al dettaglio; negozio che, attualmente, è gestito da Maria, a cui è imposta l'insegna Rollyn. Ed è proprio Maria Di Somma, che recandosi in Cattedrale per un certificato utile alla figlia Mariapia, in procinto del sacramento della confermazione in quel di Venezia, nel dialogare con il compianto ed indimenticabile don Mimì Di Salvia, ebbe modo di notare la statua di San Giuseppe, che era sistemata in un angolo della sagrestia, ma senza le vesti. Maria, allora, decise di adoperarsi per la realizzazione di un abito per il Santo. L'iniziativa venne portata al termine con papà Salvatore, dedicando il gesto caritatevole e devozionale, in memoria dell'adorata consorte e mamma, deceduta due anni prima. Salvatore Di Somma, morì il 22 settembre del 2000. Nonostante le ben note doti sartoriali di Maria Di Somma, il vestito di San Giuseppe venne affidato ad altra artigiana, sicché, il materiale tessile prescelto, fu il damascato, nei colori: oro, panna e bordo'. Don Gianni Branco, parroco della Cattedrale, persegue, con amore e passione, il percorso pastorale, rinnovando ai fedeli i momenti più ricordevoli delle tradizioni, che indiscutibilmente rinnovano le nostre professioni di fede, nonostante il momento non certo felice che vive la nostra comunità ed il mondo per la pandemia.