Il premio nazionale "Ferdinando Palasciano" ebbe inizio nel 1965 ad opera del professor Francesco Garofano Venosta, quest'anno, il riconoscimento è stato attribuito a don Maurizio Partriciello, cosi come deliberato dell'associazione dedicata al precursore della Croce Rossa e presieduta dell'architetto Angelo Di Rienzo. La cerimonia si è svolta nella sala Liani del Museo Provinciale Campano di Capua, città dove ebbe i natali Ferdinando Palasciano, il 13 giugno del 1815, da mamma Raffaela Di Cecio, capuana e papà Pietro, di origini pugliese. A don Patriciello, che ha espresso con la semplicità che lo distingue, il disagio della terra dei fuochi, per la quale è necessaria una straordinaria opera di rinascita sociale, sostenuta dalla cultura della fratellanza e della solidarietà, il comitato scientifico ha riconosciuto i meriti di operare quotidianamente in aree critiche del nostro territorio. Il sacerdote si è distinto per l'impegno in difesa della salute e della dignità umana, per l'attenzione ai temi dell'antimafia sociale, quella che dovrebbe vedere tutti impegnati a dare il proprio contributo per costruire una società più giusta. Con il presidente dell'associazione "Ferdinando Palasciano", Angelo Di Rienzo, c'erano il presidente onorario Francesco Rossi, già rettore dell'Università di Napoli ed il past president Antonio Citarella. È intervenuto anche il governatore del Rotary per il prossimo biennio, Ugo Oliviero. Il lavori hanno avuto inizio con gli interventi del sindaco di Capua, Adolfo Villani e del direttore del Museo Campano, Gianni Solino, in rappresentanza del Presidente della Provincia, Giorgio Magliocca. Il direttore Solino non ha esitato nel riconoscere al premio l'importante valenza culturale, esaltando il museo quale sede appropriata per lo svolgimento della cerimonia conclusiva. Sono stati premiati con particolari menzioni, lette per il comitato scientifico da Giuseppe Ruggiero, professore emerito di medicina interna, componente del comitato scientifico, il capo redattore de "Il Mattino" Vittorio Del Tufo ed il reporter Sergio Siano, per la rubrica “l’Uovo di Virgilio", sapientemente illustrata dal past president dell'associazione Palasciano, Antonio Citarella. Il premio "Anna Maria De Sipio" è stato consegnato con un sostegno a Casa Sveva, il centro di accoglienza per i bambini affetti da patologie oncologiche che ospita anche i familiari dei piccoli ammalati in cura presso gli ospedali di Napoli. A rappresentare l'istituzione, gestita dall'Unitalsi, c'era Federica Postiglione, introdotta dall'avvocato Jaselli che ha raccontato con estrema semplicità il lavoro svolto dalle volontarie impegnate nella struttura. Ieri, anche un ulteriore sostegno per Casa Sveva, dono di Maria Carola in favore di un bimbo ammalato per il quale sussistono anche difficoltà economiche da parte dei genitori. Ulteriore sostegno è stato consegnato dalle famiglie Addelio-Di Cecio, per l'associazione capuana portatori handicap, rappresentata da Argia Dell'Aquila. L'associazione Palasciano è stata fondata nel 1997 e nelle passate edizioni i premi sono stati assegnati a Corrado Lembo, Procuratore della Repubblica, per l'impegno nella lotta al crimine organizzato, a Massimo Bray per la difesa dell’ambiente, a Mauro Felicori per i risultati ottenuti nella valorizzazione della Reggia di Caserta, a Luigi Nicolais, per la gestione del Real Sito di Carditello, che ha coinvolto tante realtà culturali ed economiche, al comitato don Peppe Diana, per l’impegno civile nel nostro territorio, al Professor Paolo Antonio Ascierto, oncologo dell'Istituto Nazionale Tumori della “Fondazione G. Pascale” di Napoli per il contributo scientifico nella ricerca della terapia di contrasto al Covid. In occasione della consegna del premio, nelle sale del museo sono stati posti in esposizione alcuni cimeli appartenuti a Ferdinando Palasciano, tra cui la strumentazione utilizzata in sala operatoria. In città, però, ci sono altre testimonianze che ricordano il Palasciano, oltre all'imponente sede che ospitava il nosocomio, oggi con poliambulatori ed uffici, c'è la sala consiliare, intitolata in occasione del bicentenario dalla nascita, adempimento portato a compimento con atto deliberativo della Giunta Municipale su proposta di Antonio Citarella, già presidente dell'associazione e sindaco di Capua. Nella sala consiliare del comune di Capua c'è, inoltre, il dipinto di Gaetano D'Agostino, dal titolo "Saltinbanchi a Pompei" che l'artista volle donare al Palasciano quale segno di gratitudine per aver operato e salvato la moglie. "Bisognerebbe che tutte le potenze belligeranti, nella dichiarazione di guerra, riconoscessero, reciprocamente, il principio di neutralità dei combattenti feriti per tutto il tempo della loro cura e che adottassero rispettivamente quello dell'aumento illimitato del personale sanitario durante tutto il tempo della guerra", con questa affermazione Ferdinando Palasciano è riconosciuto precursore della Croce Rossa.
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Foglie di Lauro. Premio Nazionale 'Ferdinando Palasciano': il riconoscimento è stato attribuito a don Maurizio Partriciello
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